Si pensa spesso che alcuni sintomi fisici e malesseri dipendano dal cambio di stagione, dalle temperature più basse o da un eccesso di stress. Già al mattino subito dopo il risveglio si avverte debolezza muscolare, stanchezza e talvolta anche molta sete. Piuttosto che indagare sulle cause si preferisce attribuire questi disturbi al caldo, alla privazione di sonno e all’accumulo di stanchezza. A giudizio dei nostri Esperti “Ecco cosa si nasconde dietro debolezza, insonnia e dolori articolari e quando preoccuparsi” e intervenire con rimedi.
Può accadere che nel regime alimentare di un soggetto vengano a mancare alcune sostanze nutritive fondamentali e irrinunciabili. Ma potrebbe anche darsi che assumendo semplicemente un particolare alimento si ottengano già risultati soddisfacenti. Talvolta in presenza di alcune carenze ne bastano 4/5 grammi a pranzo per combattere spossatezza, tachicardia e pressione alta. Parimenti “Ne bastano 2 cucchiai prima di pranzo e cena per abbassare i valori della glicemia in 1 ora e mezza e del colesterolo cattivo”. Ciò perché anche chi segue una dieta alimentare corretta potrebbe trovarsi nella necessità di assumere integratori per sopperire ad una specifica carenza.
Ne bastano 4/5 grammi a pranzo per combattere spossatezza, tachicardia e pressione alta
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Sintomi come stanchezza, debolezza, aritmie e picchi pressori spesso infatti derivano da livelli troppo bassi di potassio. Secondo i LARN la dose quotidiana di questo prezioso minerale non dovrebbe essere inferiore ai 4,7 grammi al giorno dai 19 anni in su. Durante l’allattamento le donne necessitano di una quantità superiore di potassio, pari almeno a 5,1 grammi al giorno. Livelli bassi di potassio possono dipendere da un’alimentazione povera di frutta e verdura come anche dall’ipoglicemia. Anche l’assunzione di lassativi, diuretici o eventi stressanti possono essere all’origine di un mancato assorbimento di questo minerale. A prescindere dalle cause, gli effetti della carenza del potassio nei casi più gravi includono crisi respiratorie, picchi pressori e aritmie da non sottovalutare.
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(Ricordiamo di leggere attentamente le avvertenze riguardo al presente articolo, consultabili qui»)