Nascondi ancora i soldi in casa dentro i vestiti o sotto il materasso? Considera queste 5 alternative!

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Gestire la piccola liquidità familiare è oggi relativamente più complesso rispetto al recente passato. Sono molti, infatti, gli elementi da ponderare per evitare di incappare in perdite reali e nominali di ricchezze faticosamente messe da parte. Pensiamo alle piccole di scorte di liquidità: come proteggerle al meglio? Ad esempio, nascondi ancora i soldi in casa dentro i vestiti o sotto il materasso? Forse sarebbe il caso di valutare alcune valide alternative.

Oggi sul mercato del reddito fisso non mancano le occasioni per parcheggiare con successo i risparmi, anche quelli di piccola entità. Strumenti in cui l’emittente s’impegna al rimborso del capitale nominale a scadenza o anche prima, a seconda dei casi. In genere si tratta di strumenti facilmente liquidabili, per cui all’occorrenza si riottiene il capitale più o meno a stretto giro.

Il conto corrente a interessi attivi

Una prima alternativa potrebbe essere quella del conto corrente con interessi attivi sulla liquidità libera giacente. L’ideale sarebbe un c/c in cui l’intermediario non richiede nessuna condizione particolare ma che preveda invece la possibilità di  guadagnare interessi sulla giacenza in conto. Oggi di norma i c/c sono infruttiferi, ma sul mercato non mancano banche che sono tornate a valorizzare la liquidità.

Tuttavia, in questi casi è importante mettere a confronto la struttura dei costi e dei servizi offerti dell’eventuale conto attuale con quello a interessi attivi.

L’offerta Supersmart

Andando oltre ecco l’alternativa che arriva direttamente dal risparmio postale, ossia l’offerta Supersmart per i titolari di libretto Smart. Si tratta di un accantonamento a vincolo sul quale il risparmiatore ha modo di guadagnare tassi più elevati rispetto al tasso base.

Al momento l’emittente prevede due opzioni di scelta differente. L’offerta standard prevede una durata di 180 giorni e un tasso di interesse annuo lordo a scadenza dell’1,50%. Quella Premium, invece, è dedicata a chi apporta nuova liquidità e ha una durata di 300 giorni. Invece il tasso lordo anno a scadenza del 3,00%.

Nascondi ancora i soldi in casa dentro i vestiti o sotto il materasso?

Altre due alternative derivano direttamente dal conto deposito (CD), libero o vincolato a seconda delle preferenze. Anche qui si tratta di accantonare delle somme per un certo periodo di tempo secondo le condizioni contrattuali previste dall’intermediario di turno.

Il CD libero è sicuramente quello più conveniente in termini di libertà di entrata e uscita dal deposito. Di contro offre in genere dei rendimenti inferiori rispetto al prodotto a vincolo. Vale l’esatto opposto, invece, per le linee a vincolo, che premiamo di più la liquidità depositata fronte di una minore o assente libertà di disinvestimento anticipato.

Sul mercato, infine, non mancano banche che accreditano in anticipo gli interessi che si matureranno in base al prodotto e/o alla durata del deposito.

Il titolo di Stato di breve durata

Infine ecco l’alternativa del BOT, il titolo di Stato di durata infrannuale che da modo di valorizzare i risparmi anche nel giro di pochi mesi. Giusto per avere un’idea dei rendimenti, venerdì 9 il Tesoro ha collocato 6,5 miliardi di € di BOT a 12 mesi al tasso del 3,637%. Davvero niente male se si pensa al grado di rischio dell’investimento in sé e alla durata complessiva dell’operazione.

Tuttavia, in questi casi è importante confrontare i potenziali guadagni con i costi dell’operazione. A volte, infatti, il peso delle commissione di compravendita del titolo del dossier titoli (se oneroso) può eccedere quello dei possibili benefici.

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