Muri puliti e liberi da muffe senza candeggina grazie a un metodo infallibile che potrebbe anche prevenirne la comparsa

muffa

Abbiamo spesso parlato di muffa e soprattutto di quella che si forma nelle pareti di casa. Dovuta alla forte umidità dell’ambiente o ad una mancata coibentazione, crea disagi di diverso tipo. In ambienti molto chiusi come i ripostigli o stanze adibite a stenditoi senza finestre. In case che si trovano nel sottotetto o comunque nei piani alti a diretto contatto con l’esterno. Esistono tanti fattori che possiamo più o meno controllare e su cui possiamo intervenire con diverse tecniche. Basta solo capire di che tipo di muffa si tratta. Scopriamo i segreti per muri puliti e liberi da muffe.

Tipologie

Esistono diverse tipologie di muffa che si formano sui muri di casa. Il tipo più diffuso è l’Aspergillus. Non ha necessita di grosse dosi di umidità per formarsi, quindi, può comparire anche nelle case più salubri soprattutto negli angoli del soffitto. Il Penicillium è invece la tipologia più particolare. Alcune forme sono anche ingeribili, se pensiamo alla muffa dei formaggi, per esempio. Alcune delle sue specie, invece, sono dannose anche per gli uomini e per gli animali. Si formano in ambienti dove il livello di umidità è molto alto e il suo colore è grigio/ verde. La sua forma, inconfondibile, è simile all’estremità di un pennello. Ma veniamo a quella più temuta: lo Stachybotrys Chartarum, ovvero la muffa nera. Quella tipologia è altamente tossica. Il suo colore è appunto il nero intenso o il marrone scuro.

Si sviluppa in materiali come carta, cartone, legno, cartongesso e carta da parati, ma anche pareti con altissima concentrazione di umidità. Con le sue micotossine può creare problemi respiratori, infiammazioni cutanee, attacchi d’asma, affaticamento e confusione mentale. In questo caso non sarà sufficiente intervenire da soli, ma dovremo consultare un esperto del settore.

Muri puliti e liberi da muffe senza candeggina grazie a un metodo infallibile che potrebbe anche prevenirne la comparsa

Per quanto riguarda le tipologie di muffa più diffuse, l’intervento può avvenire in due modi diversi. Il primo metodo, soprattutto se si tratta di ambienti vissuti dalla famiglia, è quello di usare ammoniaca e acqua tiepida. Infatti, rispetto alla candeggina, avrà un odore nettamente meno sgradevole che andrà via abbastanza in fretta. Bisognerà intervenire direttamente sulla parete con un panno imbevuto in questa soluzione, eliminando ogni traccia di muffa. Inoltre, non basterà una sola passata bagnata, ma anche diverse asciutte. Bisogna risanare la parete prima della mossa successiva e lasciare il muro bagnato aumenterà le probabilità che la muffa ritorni e anche in fretta.

Questa unica procedura però non la farà scomparire del tutto. Potremmo optare per una vernice antimuffa. Questa tipologia di vernici, infatti, ha lo scopo di eliminare il problema delle muffe leggere evitando che si formi condensa sul muro e con proprietà idrorepellenti, quindi alta resistenza alla penetrazione di acqua. Nel caso di muffe tossiche sarà, invece, necessario verificare la copertura esterna e il livello di coibentazione della casa con un esperto, magari anche accedendo al Bonus ristrutturazione.

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