Paga cash o con carta? Quante volte ci siamo sentiti dire questa frase? Spesso, e non è ipocrita dirlo, per godere di uno sconto. La tendenza generale è quella di andare verso le carte, che siano bancomat o di credito. In Europa si può pagare anche un semplice caffè con i dispositivi elettronici. In Italia siamo più restii, ma il cambiamento si sta sempre di più avvertendo.
Gira meno denaro contante, spopolano le PostePay o le carte prepagate. Bancomat e carte di credito si ritrovano ormai anche nei portafogli dei più giovani. Quello che una volta era lo strisciare, oggi viene sostituito dal semplice chip e dall’appoggio sul display dell’apposita macchinetta. In fondo pagare con le carte ci ha fatto approcciare in maniera diversa agli acquisti. Come se l’estrarre dal portafoglio delle banconote avesse un peso maggiore, a livello psicologico, di un acquisto fatto con il bancomat.
Multe salatissime dal primo gennaio se non si rispetta questa nuova regola sul pagamento in contanti
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Dal 1° gennaio 2022 entrerà in vigore la legge 157/2019 che introdurrà un ulteriore stretta all’utilizzo del contante per i pagamenti. Dai 2.000 euro, di tutto l’anno 2021, si passerà ai 1.000 per il 2022. Un ulteriore abbassamento della soglia al trasferimento di denaro tra persone fisiche o giuridiche. Un modo per incentivare l’uso delle carte, per una tracciabilità sicura dei pagamenti. Lotta anche, ovviamente, all’evasione fiscale.
Un provvedimento che varrà non solo per gli acquisti, ma anche per le donazioni o i prestiti tra i familiari e amici. Tutto dovrà essere giustificato e motivato, anche con attestazioni documentate. È il caso, per esempio, dei bonifici.
Cosa rischia chi vorrà provare a eludere questa legge? Paradossalmente la multa sarà comminata alla cifra che potremo pagare, ovvero 1.000 euro. Mentre fino al 31 dicembre, a fronte di 2.000 euro di pagamento massimo, si potrà pagare una sanzione dello stesso importo in caso di violazione. Questa multa varrà per chi paga. Per chi riceve il pagamento, invece, il rischio sarà molto più alto. Infatti, una mancata segnalazione all’Agenzia delle Entrate dell’irregolarità potrà essere sanzionata con una multa minima di 3.000 euro, fino a un massimo di 15.000. Un deterrente assai importante per una categoria, quella dei liberi professionisti, che sarà evidentemente costretta ad adeguarsi.
Nessun limite al prelievo
Non ci saranno limiti, invece, per i prelievi allo sportello. In questo caso, si potrà prelevare quanto contante si necessita, senza il timore di dover incorrere in sanzioni. La battaglia con il cash pare essere appena cominciata in Italia per adeguarsi a quanto già succede nel resto d’Europa. Multe salatissime dal primo gennaio se non si rispetta questa nuova regola sul pagamento in contanti, con buona pace delle tanto amate banconote.