C’è un’abitudine, perlopiù radicata nel sud Italia, che sembra innocua ma in realtà configura un’infrazione bella e buona. Non è difficile, soprattutto nei periodi estivi e primaverili, trovare le classiche case con le sedie davanti. Basta passeggiare nei paesini, magari nei giorni di festa. Ci sarà sicuramente qualche nonna che ha ben pensato, secondo lei, di tenere il parcheggio al nipote o al figlio piazzando una bella sedia davanti casa.
L’automobilista di turno arriva, trova lo spazio occupato e, con mestizia, è costretto a fare un giro altrove alla ricerca di altri posti. Il punto è che, anche se questo gesto sembra innocuo e senza dolo, si tratta di una violazione del Codice della Strada. Come tale può essere punita anche pesantemente.
Piazzare senza autorizzazione una sedia, o altri oggetti, sulla strada adiacente la propria abitazione è solo apparentemente un gesto comune. Quasi a voler rivendicare una certa proprietà su uno spazio pubblico che viene percepito come proprio solo perché si trova davanti casa.
Ebbene, stupirà sapere che questo comportamento può costare multe fino a 694 euro. Per non parlare del rischio denunce, sempre dietro l’angolo, specie se si dovesse trovare un cittadino o un automobilista “testa calda”.
Multe fino a 694 euro e rischio denunce per questo gesto apparentemente innocuo ma che è un’infrazione del Codice della Strada
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Occupare un parcheggio con una sedia, una scatola, un oggetto qualunque, quindi, non è un gesto fine a sé stesso. Questo comportamento, infatti, può essere inquadrato come una violazione dell’articolo 20 del Codice della Strada, cioè quello che riguarda l’occupazione della sede stradale.
Questa norma spiega che sulle autostrade, sulle strade extraurbane principali, su quelle secondarie e sulle strade urbane di scorrimento è vietata ogni tipo di occupazione stradale. La cosa comprende non solo oggetti come sedie e simili, ma anche fiere, mercati, tende e persino veicoli.
L’occupazione della strada è consentita solo per le strade urbane di quartiere e per le strade locali e solo quando permessa dalle autorità competenti. In questo caso, comunque, dev’essere garantito un itinerario alternativo per il traffico veicolare e non deve verificarsi un intralcio alla circolazione.
Il rischio è concreto: la multa per questa violazione va dai 173 ai 694 euro. Si tratta di una sanzione amministrativa, ma c’è anche un altro rischio: quello di incorrere in denunce e fastidi legali. Non ci vuole nulla per scatenare i desideri di legalità di un cittadino conscio dei propri diritti e delle violazioni altrui. Meglio non rischiare.