Se due persone fisiche stipulano un contratto di locazione di un immobile dalla durata inferiore a 30 giorni, e non sono imprenditori, si ha il contratto di locazione breve. Classico esempio è il contratto di affitto per la casa vacanze. Il vantaggio della locazione breve è quello di costituire un tipo di contratto molto semplice, rapido e piuttosto spoglio da formalità. Per questo costituisce un tipo contrattuale sempre più diffuso e apprezzato dai privati, che vogliono ricavare un piccolo reddito da un’unità immobiliare.
Il Decreto Legge 50 del 2017 è stato il primo a regolare la locazione breve, sia dal punto di vista civile che fiscale. Il legislatore ha, poi, aggiornato la normativa. Un esempio è la Legge 178 del 2020, che ha previsto l’obbligo di attività imprenditoriale per i soggetti che affittano più di 4 unità abitative.
Multe fino a 2.000 euro dall’Agenzia delle Entrate per chi non fornisce questa importante comunicazione
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Molto spesso i proprietari di immobili, che vogliano procedere a locazioni brevi, si affidano a degli intermediari. Il ruolo più importante di questi soggetti è mettere in contatto cliente e locatore, garantendo la visibilità dell’annuncio della casa tramite i propri canali. Questi intermediari acquistano, poi, un importante ruolo fiscale. Infatti, i contratti di locazione brevi hanno un ottimo regime fiscale.
La legge prevede che per tali contratti sia possibile utilizzare la cedolare secca. Questo consente al proprietario dell’immobile un importante vantaggio fiscale, si applica una tassa al 21%. Se il proprietario dell’immobile si è affidato ad un intermediario, non dovrà pensare nemmeno alla tassazione. Infatti, l’intermediario funzionerà da sostituto di imposta. Quando l’intermediario incasserà il pagamento del corrispettivo da parte del cliente, prima di versarlo al proprietario dell’immobile effettuerà su di esso la ritenuta del 21%. Versabile attraverso il modello F24.
Gli obblighi di comunicazione all’Agenzia delle Entrate
Oltre a questo, gli intermediari devono comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle locazioni brevi, concluse tramite i propri canali, entro il 30 giugno dell’anno successivo al contratto. Tra le informazioni che deve contenere questa comunicazione, ci sono i dati del locatore, anno e la durata del contratto. Anche l’indirizzo e i dati catastali dell’unità abitativa locata, ed infine il corrispettivo pagato.
In ogni caso, lo scorso 17 marzo l’Agenzia delle Entrate ha emanato il provvedimento 86984 con il quale ha chiarito tutti gli adempimenti da effettuare in caso di locazione breve. Occorre fare attenzione a queste comunicazioni, perché sono previste multe fino a 2.000 dall’Agenzia delle Entrate per chi non fornisce queste importanti comunicazioni. L’obbligo, in ogni caso, se ci si affida ad un intermediario, ricade proprio su questo soggetto che, come detto, ha il ruolo anche di sostituto di imposta. Dunque, una doppia comodità per il locatore che voglia concludere degli affitti brevi sul proprio immobile.