Multe da 1.290 a 7.745 euro per i casi di infortunio sul lavoro privi di questa giusta procedura 

sicurezza sul lavoro

Con le notizie di cronaca che continuano incessantemente a mettere in risalto i casi di decessi o infortuni sui posti di lavoro, due argomenti sono di stretta attualità. La sicurezza sul posto di lavoro e proprio gli infortuni. In Italia esiste un ente preposto in materia. È l’INAIL l’ente a cui devono fare riferimento i datori di lavoro e i lavoratori. Sia quest’ultimo che l’azienda, hanno obblighi precisi e inderogabili. E le multe sono copiose e pesanti.

Multe da 1.290 a 7.745 euro per i casi di infortunio sul lavoro privi di questa giusta procedura

Dall’assistenza sanitaria alle cure mediche, dalla denuncia all’INAIL al salario, i diritti in caso di infortunio si incastonano con gli obblighi di entrambe le parti. I versamenti all’INAIL sono obbligatori per Legge. Ogni rapporto di lavoro deve essere assicurato contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Lo prevede un pacchetto normativo molto datato. Infatti la dottrina in materia di infortunio sul lavoro è determinata dal DPR 1124 del lontano 1965. Per definizione l’infortunio sul lavoro è un evento imprevedibile, improvviso e violento che cagiona in un lavoratore, una inabilità temporanea o assoluta. In caso di infortunio, il dipendente ha l’obbligo di sottoporsi a cure mediche immediatamente dopo l’evento.

Il certificato medico, redatto dal pronto soccorso, viene inviato all’INAIL. Innanzitutto, il lavoratore deve sottoporsi alle cure mediche. Una volta curato deve trasmettere al datore di lavoro il numero identificativo del certificato medico, ove è riportata la data dell’infortunio e i giorni di prognosi. Il certificato medico è trasmesso all’INAIL a cura del pronto soccorso. Ma il lavoratore deve comunicare al datore di lavoro il numero del certificato medico. Dal canto suo il datore di lavoro deve prima di tutto avviare la procedura per i soccorsi immediati al lavoratore.

Come funziona la normativa

L’azienda è soggetta a diversi obblighi. Se la prognosi dell’infortunio è superiore ai 3 giorni l’azienda deve denunciare all’INAIL l’evento. L’obbligo di denuncia scatta a due giorni dalla ricezione del certificato medico da parte del dipendente. Nella malaugurata ipotesi di decesso del dipendente l’obbligo di denuncia scatta dopo 24 ore dall’evento. Con prognosi inferiore a 3 giorni l’azienda deve denunciare l’accaduto ma solo per fini statistici. Per questo il numero del certificato che il lavoratore deve inviare all’azienda è fondamentale. Il lavoratore che non comunica gli estremi del certificato medico al datore di lavoro perde il diritto all’indennità di infortunio. Il datore di lavoro che omette la denuncia è assoggettato a delle multe da 1.290 a 7.745 euro.

Approfondimento

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