Imparare a riconoscere banconote e monete false è fondamentale per evitare che ci vengano che rifilate causandoci un danno economico. Ecco pertanto cosa si rischia e come riconoscerle in modo semplice e veloce. Occhio!
Chissà quante volte, per la fretta e gli impegni quotidiani, ci sarà capitato di pagare velocemente senza prestare attenzione al resto che ci viene dato. Nonostante l’uso sempre più frequente di carte di credito e bancomat, il pagamento in contanti per molti rimane sempre il preferito. Ad ogni modo anche l’innalzamento della soglia per l’utilizzo del contante a 5.000 euro ha comportato un ritorno al maggior impiego delle banconote.
Tuttavia, ben potrebbe accadere che qualcuno ci rifili, magari senza saperlo, una banconota falsa. Quando ci si accorge di aver ricevuto una banconota falsa, la rabbia potrebbe essere una cattiva consigliera. Se solo ci ha sfiorato l’idea di volercene disfare rifilandola a nostra volta, scacciamo immediatamente questo pensiero. Una condotta del genere è infatti punita dal codice penale con una multa salata e addirittura la reclusione fino a 6 mesi. In particolare l’art. 457 del c.p. punisce chiunque spende o mette altrimenti in circolazione monete contraffate o alterate, anche se ricevute in buona fede. Inoltre aggiunge, che la pena prevista è la reclusione fino a 6 mesi o la multa fino ad euro 1.032,00.
Multe da 1.032,00 euro anche a chi paga piccoli importi con queste banconote oggi si possono evitare con questi consigli
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Quando si effettuano pagamenti in contanti è importante sapere come riconoscere banconote e monete false per non incappare in una truffa. La Banca d’Italia al fine di aiutare i cittadini a proteggersi dalle truffe ha redatto una guida per riconoscere le banconote false. Le più comuni sono quelle da 20 e 50 euro, nonché le monete da 2 euro. Queste, essendo di piccolo taglio, possono essere più facilmente rifilate.
Ma come riconoscerle? Per prima cosa quando ci viene dato il resto o si accettano banconote in pagamento è utile toccarle, guardarle in controluce e muoverle. La carta ha una particolare sonorità e consistenza rispetto a quella commerciale. Alcune parti della carta sono poi stampate in rilievo e si possono percepire al tatto. Quando guardiamo la banconota in controluce, possiamo vedere inoltre il filo di sicurezza e la filigrana. Se infine la muoviamo noteremo il numero verde smeraldo, che si trova in basso a sinistra sul fronte delle banconote della seconda serie, cambiare colore. Ovvero passa dal verde smeraldo al blu scuro e produce l’effetto di una luce che si sposta in senso verticale.
Come riconoscere le monete?
Oltre alle banconote, potrebbero rifilarci anche monete false. Le più frequenti sono quelle da 2 euro. Ma anche in questo caso potremmo riconoscerle, osservandole attentamente. In particolare, controlliamo entrambe le facce e il bordo della moneta, magari con una lente d’ingrandimento. Le monete false spesso hanno una pessima finitura, mentre su quelle autentiche l’immagine coniata è netta e precisa. Inoltre nelle monete da 2 euro si devi verificare anche l’iscrizione lungo il bordo in quanto sulle monete false questa è poco netta e ci sono differenza nel disegno. Infine le monete da 1 e 2 euro hanno la parte centrale leggermente magnetica. Molte monete false invece sono o troppo o per nulla magnetiche. Inoltre in quelle autentiche il cerchio esterno non è magnetico, pertanto se troviamo monete col bordo magnetico sicuramente sono false.
Cosa fare per non rischiare
Per non rischiare multe da 1.032,00 euro anche a chi paga piccoli importi e un procedimento penale, riflettiamo bene su come comportarci. Pensare di disfarcene mettendola in circolazione è un reato! Pertanto, qualora ci ritroviamo con una banconota o moneta falsa, bisognerà segnalarlo immediatamente presso sportelli bancari o uffici postali. L’impiegato postale o bancario ritirerà la banconota o moneta per gli accertamenti. Contestualmente ci rilascerà un verbale per ottenere il rimborso del controvalore qualora la banconota risultasse poi autentica. In caso contrario verrà ritirata dalla circolazione però avremo contribuito a combattere il fenomeno della falsificazione ed evitato a qualcun altro di ricadere nella truffa.