Tra le regole di buona condotta, disciplinate dai diversi codici vigenti in Italia, vi è l’indispensabile Codice della Strada. Si tratta di una raccolta di regole e rispettive sanzioni disciplinari, per chi dovesse violarle. Queste norme sono essenziali per la circolazione su strada dei veicoli. Il Codice della Strada ha subito, recentemente, alcune modifiche allo scopo di mantenere un rigore in più. Le modifiche, inoltre, sono state dettate anche dagli ultimi avvenimenti che hanno interessato la società.
Uno degli esempi riguarda il divieto, per gli automobilisti, di utilizzare i dispositivi elettronici per tutto il percorso. Attraverso questa frase si fa riferimento non solo alla guida in sé. Infatti, molti tendono ad utilizzare il cellulare quando il veicolo è fermo, per via del semaforo. Anche in questo caso, così come nel caso dell’attraversamento del pedone sulle strisce pedonali, il cellulare o qualsiasi altro dispositivo elettronico non deve essere usato.
Solo quando il veicolo si arresta definitivamente in un’area di parcheggio sarà possibile utilizzare il cellulare. Questa regola è solo una delle tante che hanno dato un contributo al nuovo Codice della Strada. Affinché si rispettino le norme, il legislatore ha pensato di punire i trasgressori con delle sanzioni, che possono essere più o meno gravi a seconda dell’infrazione.
L’obbligo degli occhiali da vista
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Per esempio, l’art. 173, al primo comma, parla chiaro. Se il conducente non indossa gli occhiali da vista, avendone l’obbligo in seguito alla visita medica che precede il rilascio della patente, rischia una multa di oltre 300 euro per questa violazione spesso sottovalutata.
La sanzione amministrativa va da 83 euro fino ad un massimo di 332 euro. Dunque, nel caso in cui il medico abbia deciso di integrare gli occhiali per correggere questo deficit, è importante assolvere a quest’obbligo. Non solo per un dovere, ma soprattutto per senso civico e di buona condotta, sia per noi stessi che per gli altri conducenti.
Inoltre, per l’uso dei dispositivi elettronici durante la guida, sempre l’art. 173, al comma 3 bis, sostiene che la sanzione amministrativa che spetta sarebbe il pagamento di una somma che va da 165 euro a 660 euro, oltre al ritiro della patente.
Multa di oltre 300 euro per questa violazione spesso sottovalutata mentre la cintura di sicurezza potrebbe non essere indossata solo in questo caso
Per quanto riguarda la cintura di sicurezza, c’è da dire che andrebbe indossata sempre. Non solo il conducente, ma anche per chi fosse seduto sul sedile accanto e sui sedili posteriori. Solo in alcuni determinati casi l’obbligo della cintura potrebbe non essere contemplato.
Oltre agli agenti di polizia, ai conducenti del servizio antincendio e sanitario e agli istruttori di guida, potrebbero essere esenti dall’obbligo della cintura di sicurezza le donne in gravidanza e le persone affette da particolari condizioni fisiche.
In questi casi potrebbe essere possibile evitare di indossare la cintura, ma solo ed esclusivamente dietro rilascio di una certificazione medica che attesti lo stato interessante o la patologia fisica. In ogni caso, consigliamo di leggere il Codice della Strada, agli articoli 172 e 173, per ulteriori dettagli.
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