Multa da 10mila euro e 2 anni di carcere per il conducente che tiene questo grave comportamento in auto e non valgono attenuanti

guidatore

La maggior parte degli incidenti stradali è causata dalla distrazione del guidatore e da altre circostanze troppo spesso sottovalutate. Le distrazioni mentre si guida sarebbero la prima causa di incidenti gravi, e purtroppo anche mortali, nel nostro Paese. Secondo il rapporto dell’ISTAT e dell’ACI, solo nel 2020, gli scontri avvenuti per questo motivo sono stati quasi 24mila. L’eccesso di velocità risulterebbe tra le cause più frequenti, insieme all’uso del cellulare. Quest’ultima abitudine, soprattutto negli ultimi anni, è diventata una vera e propria dipendenza.

Il Codice della Strada

Il nostro Codice della Strada, all’art. 173, vieta l’uso del telefonino e di qualunque altro dispositivo mentre si è alla guida. Agli automobilisti che non rispettano la norma, viene, infatti, comminata una sanzione che va da un minimo di 165 ad un massimo di 661 euro. Inoltre, nel caso di una nuova violazione entro due anni dalla prima, il Codice prevede anche la sospensione della patente di guida da uno a tre mesi.

Tuttavia, essendo ancora molto alto il numero degli incidenti causati dall’uso del telefonino, sebbene la normativa sia molto chiara, alcuni Tribunali hanno deciso, giustamente, di inasprire le sanzioni nei confronti degli automobilisti indisciplinati. Ad esempio, il Tribunale Civile di Modena ha deciso di sanzionare anche l’automobilista che, mentre guida, tiene il cellulare o altro dispositivo elettronico nella mano. Quest’oggi invece con i Consulenti di Diritto di ProiezionidiBorsa parleremo di un’altra condotta molto grave sanzionata dalla legge.

Multa da 10mila euro e 2 anni di carcere per il conducente che tiene questo grave comportamento in auto e non valgono attenuanti

Esemplare la sentenza emessa dal Tribunale di Lecce, I Sezione Penale, in composizione monocratica pubblicata lo scorso 23 marzo 2022. Il Tribunale ha finalmente condannato il conducente del veicolo che aveva nel 2019 volutamente investito ed ucciso un cane di Monteroni (LE) che dormiva in una piazzola in paese. L’accaduto era stato per fortuna ripreso dalle telecamere presenti nella zona ed il video poi prodotto nel corso del processo nella fase istruttoria.

Per il Tribunale non si è trattato di un fatto colposo e l’imputato è stato condannato per il reato di cui all’art. 544 bis c.p. e non hanno previsto nessuna circostanza attenuante. Una multa da 10mila euro e 2 anni di reclusione per il conducente del veicolo sembra essere una giusta decisione, anche in considerazione della pericolosità sociale di un individuo che compie un gesto di tale crudeltà. Il giovane condannato dovrà infatti risarcire il danno in favore delle tre Associazioni animaliste che si sono costituite parti civili nel processo.

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