Morte di George Floyd: riemerge l’America violenta

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Morte di George Floyd: riemerge l’America violenta. Cosa è successo?

La tragica morte continua a creare scalpore. L’ afroamericano di 46 anni, morto dopo essere stato fermato e immobilizzato a terra da un agente di polizia, ha fatto riesplodere la rabbia.

Una crisi sociale e civile alimentata da forti diseguaglianze, razzismo, disoccupazione, che necessita di una risposta in termini di welfare economico e sanitario.
Ma la risposta degli Usa è invece, ancora una volta violenta. Violenta per l’uso sistematico di armi e per le azioni della polizia che spara su manifestanti. E poi violenta per le vittime tra gli stessi poliziotti ad opera di rivoltosi armati.

Morte di George Floyd: riemerge l’America violenta

25 città sotto coprifuoco

Dopo la scintilla di Minneapolis, in Minnesota, la rabbia ha infuocato tutto il Paese: grossi scontri a Los Angeles e a New York, ad Atlanta, in Georgia, e a Dallas, in Texas.

La polizia risponde con cariche e lacrimogeni contro i manifestanti che hanno sfidato il coprifuoco.

A Detroit, Michigan, ha perso la vita un diciannovenne, colpito da spari provenienti da un Suv e indirizzati contro la folla. Un altro manifestante è stato colpito a morte a Indianapolis, mentre un agente di polizia è stato ferito al collo con un’arma da taglio, a Jacksonville, Florida.
Nella scorsa notte ci sono stati disordini davanti alla Casa Bianca, dove si sono radunati centinaia di manifestanti in seguito alle minacce del presidente Trump di accoglierli “con i cani più feroci e le armi più minacciose che io abbia mai visto”.

In quattro giorni di proteste, almeno 1400 arresti in 17 città; è stata mobilitata la Guardia Nazionale in una decina di Stati.

Nuovi sviluppi dalle indagini

Il video dell’arresto di George Floyd mostra l’agente Derek Chauvin, l’unico arrestato per ora, premere con il ginocchio il collo dell’uomo per 8 minuti e 46 secondi. 2 minuti e 53 secondi dopo che egli aveva smesso completamente di reagire.

I risultati preliminari dell’autopsia escludono però la morte per asfissia traumatica e strangolamento.  Come si riporta “gli effetti combinati dell’essere bloccato dalla polizia, delle sue patologie pregresse e di qualche potenziale sostanza intossicante nel suo corpo hanno probabilmente contribuito alla sua morte”. Questo ha accresciuto la rabbia dei protestanti e della famiglia, che ha già richiesto un’autopsia indipendente.

Un nuovo video mostrerebbe altri due agenti esercitare pressione con le ginocchia sul corpo di Floyd, anche loro ora sono indagati.  L’FBI chiede su Twitter assistenza alla popolazione invitandola a pubblicare foto e video dell’accaduto.

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