La CGIA Mestre ha fatto il calcolo di quante banche dati esistono nel sistema informativo della fiscalità. Ebbene siamo monitorati continuamente da 161 banche dati eppure c’è chi riesce a nascondere il livello di ricchezza. Quello che ora andremo a vedere può sembrare a primo impatto una provocazione. Invece il Fisco conosce perfettamente la capacità reddituale, i consumi, il livello di ricchezza di ogni cittadino.
L’Amministrazione finanziaria controlla tutto
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Dipartimento delle Finanze, Agenzia del Demanio, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Agenzia delle Entrate – Riscossione e Agenzia delle Entrate quotidianamente sono in possesso di miliardi di dati di ogni genere che riguardano ogni cittadino. Detto così viene spontaneo enunciare che viviamo in uno Stato di polizia fiscale. Nonostante questi controlli a iosa c’è chi riesce ancora a farla franca sguazzando nell’economia sommersa.
Tanti controlli ma l’evasione continua
Eppure come la CGIA Mestre ha appurato che i controlli per combattere l’evasione fiscale esistono e sono tantissimi. Di conseguenza il Fisco potenzialmente conosce vita, morte e miracoli di ognuno di noi. Però, parallelamente, l’evasione continua a prosperare. Ogni anno gli evasori sottraggono al Fisco circa 110 miliardi di euro. Gli 007 fiscali riescono a recuperare solo un 20% di quanti evaso, nonostante questa gigantesca macchina tributaria.
Una maggiore coordinazione tra le banche dati
A quanto pare nel breve termine tutte queste banche dati dovrebbero dialogare fra loro. Intanto, però, chi paga le tasse fino all’ultimo centesimo è penalizzato. Invece l’evasore continua a fare la bella vita tax free poiché agisce al di fuori dei circuiti legali e non c’è banca dati che tenga.
Scoprire quali banche dati esistono in Italia
Catalogare tutte le 161 banche dati esistenti in Italia diventa troppo oneroso. Però chi ha curiosità di scoprire le banche dati fiscali presenti può visionare l’elenco predisposto dalla CGIA. Molti, dopo questo articolo non potranno credere ai propri occhi: monitorati continuamente da 161 banche dati eppure c’è chi riesce a nascondere il livello di ricchezza.