L’imposizione dei dazi ha scatenato un periodo di profonda incertezza economica e anche l’Italia ha dovuto fare i conti con un pesante crollo dei mercati finanziari. A fare il punto della situazione è la Banca d’Italia che, nell’ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria, ha sottolineato che nel nostro Paese “i rischi per il restano comunque moderati“.
L’attenzione degli esperti è concentrata principalmente sui titoli pubblici italiani, che resistono nonostante un calo delle sottoscrizioni di BTP nel mese di aprile. Le vicende politiche e macroeconomiche sono destinate a influire sulla crescita nel prossimo triennio e il debito pubblico (ancora elevato) rimangono dei fattori di rischio.
Il nostro sistema bancario, tuttavia, mantiene una certa stabilità, come dimostrano i numeri indicati nel report di Bankitalia. Nello scorso anno, l’indebitamento pubblico netto è sceso dal 7,2% al 3,4% e la riduzione del tasso di inflazione gioverebbe alla condizione economica generale delle famiglie. Ma ci sarebbero ulteriori elementi da considerare.
La stabilità delle banche è indiscutibile, anche con la rivalutazione delle criptovalute
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La stabilità delle banche è indiscutibile, anche con la rivalutazione delle criptovalute [foto @T. Schneider/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]
Rimane, invece, un tasto dolente la questione mutui. Le famiglie italiane possiedono un ammontare notevole di certificates (certificati di investimento che replicano l’andamento di azioni, valute, materie prime), anche se gli acquisti sono diminuiti.
Un elemento da non sottovalutare, poi, è l’interesse per le criptovalute. Potrebbero davvero mettere in pericolo la stabilità delle banche? Dopo il boom correlato all’elezione di Donald Trump e al calo delle ultime settimane, molti investitori hanno riscoperto l’interesse per il Bitcoin e le crypto “non stable”, cioè che non hanno riserve. Per capire in che modo la moneta digitale influenzerà le scelte finanziarie delle famiglie, secondo gli esperti di Bankitalia sarà necessario capire gli sviluppi sulla regolamentazione normativa. Al momento, infatti, persiste un’eccesiva disomogeneità a livello geografico. Ad esempio, negli USA si sta discutendo per una nuova legislazione riguardante gli stablecoin, ma bisognerà capire se anche altri Paesi decideranno di intervenire in tal senso.
Approvato il bilancio 2024 di IntesaSanpaolo: utile superiore a 5 miliardi di euro e nuovo piano di crescita

Approvato il bilancio 2024 di IntesaSanpaolo: utile superiore a 5 miliardi di euro e nuovo piano di crescita [foto @T. Schneider/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]
È recente la notizia dell’approvazione del bilancio 2024 di IntesaSanpaolo, che ha chiuso l’anno con un utile netto civilistico di 5,6 miliardi di euro. Il saldo dividendi, invece, ammonta a 0,171 euro per azione, mentre per il 2025 (relativo all’esercizio 2024) sarà pari a 0,341 euro.Lo stacco della cedola è previsto per il 19 maggio 2025 e il pagamento avverrà dal giorno 21 maggio.
Nell’ultima assemblea, è stato nominato il Consiglio di Amministrazione (con Carlo Messina che ricoprirà il ruolo di Consigliere Delegato e CEO), che resterà operativo fino al 2027 ed è stato adottato un nuovo piano di acquisto di azioni proprie, per un totale di 2 miliardi di euro.