Il giardinaggio è un’attività davvero nobile che molte persone praticano per allentare lo stress e ricercare un benessere interiore.
Non tutti, però, sono consapevoli del fatto che esistono in natura piante molto tossiche e velenose.
Bisogna sapere, infatti, che quasi tutte le piante possiedono un certo grado di tossicità, dovuto semplicemente a meccanismi di difesa.
Alcune di queste sono molto comuni e diffuse nei giardini, davanzali e balconi di tantissime persone.
Ad esempio, Molti stanno coltivando questa pianta autunnale senza sapere che potrebbe essere dannosa per uomini e animali.
L’apparenza inganna
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In questo articolo parleremo di una pianta ornamentale molto apprezzata per i suoi bellissimi fiori e per la resistenza al freddo.
Stiamo parlando dall’azalea, una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Ericacee. A differenza dei rododendri, queste piante sono più piccole ed adatte alla coltura in vaso.
Possiedono dei fiori a forma di calice, con 5 sepali ed una corolla con 5 petali. Essi sbocciano a gruppi in colorazioni che vanno dal rosso al bianco, o dal viola all’azzurro.
Sono piante davvero molto resistenti, capaci di prosperare sia durante le stagioni calde che in quelle fredde. Soprattutto le azalee da esterni, prediligono zone soleggiate a clima freddo durante l’autunno e l’inverno. Mentre amano le zone ombrose durante l’estate.
Come queste, ci sono tantissime altre piante capaci di rallegrare giardini e balconi d’autunno.
Poche cure ma essenziali
Per quanto riguarda la coltivazione dell’azalea, un aspetto da non sottovalutare è l’annaffiatura.
Infatti, in primavera ed estate queste piante hanno bisogno di molta acqua, ma odiano i ristagni idrici. In inverno, invece, non hanno bisogno di innaffiature costanti, ma solo quando il terreno è troppo asciutto.
Stesso discorso vale per la concimazione. Durante i mesi più caldi è consigliata la somministrazione di fertilizzanti liquidi, principalmente acidi come i fosfati. Nei mesi più freddi, invece, si possono sospendere.
Il terreno, inoltre, deve essere ben drenato e ricco di elementi organici. Il vaso può essere anche poco profondo, perché le radici sono superficiali.
Molti stanno coltivando questa pianta autunnale senza sapere che potrebbe essere dannosa per uomini e animali
Ma veniamo ora all’aspetto cruciale dell’azalea e che molti sottovalutano, o addirittura ignorano.
Alcune parti di questa pianta, infatti, sono velenose sia per gli animali che per gli esseri umani, se ingerite.
Le foglie, ad esempio, contengono tossine che possono provocare indigestioni, danni alla vista, o convulsioni. Nei casi più gravi possono indurre il coma, o addirittura la morte per arresto cardiocircolatorio.
Un’altra parte molto velenosa è il nettare dei fiori. Questo aspetto era già conosciuto dagli antichi romani, che ne constatarono gli effetti dannosi durante una spedizione militare.