Molti sbagliano a regalare questo libro solo ai bambini perché è proprio la cosa che tutti gli adulti dovrebbero avere sempre sul comodino

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C’è un libro che è nato per la prima volta nel 1943 a New York ed è arrivato fino ad oggi con milioni di edizioni, di traduzioni e di rivisitazioni. L’autore, un francese di Lione, scomparve misteriosamente durante la Seconda guerra mondiale. Arruolato nell’aereonautica militare stava facendo un volo di ricognizione tra la Sardegna e la Corsica. Portò a termine con successo 4 di 5 missioni e, proprio durante l’ultima, il suo areo precipitò in mare, in circostanze mai chiarite con certezza. Era il 1944.

Successivamente, il relitto dell’aereo venne ritrovato nel 2004 in fondo al mare, ma non fu mai recuperato il corpo di Antoine de Saint-Exupéry.

La magia della giovinezza

Il Piccolo Principe è uno dei libri più venduti e tradotti al Mondo e, in quasi tutte le edizioni, sono ancora raffigurati gli acquarelli originali dell’autore.

In realtà, questo libro può sembrare una storia banale, una storia quasi per bambini. Ma racconta di un Mondo molto moderno e adulto, con problematiche di solitudine e sofferenza che solo gli adulti hanno. La spensieratezza della gioventù e dell’infanzia la porta con onore solo il protagonista che di tutto si stupisce e ogni cosa sembra o troppo strana, troppo stupida o estremante meravigliosa.

Molti sbagliano a regalare questo libro solo ai bambini perché è proprio la cosa che tutti gli adulti dovrebbero avere sempre sul comodino

Il viaggio più interessante che il Piccolo Principe fa è quello attraverso i pianeti. In ognuno trova dei personaggi tutti soli nel loro piccolo Mondo, ognuno con delle particolarità interessanti. Se prendiamo per esempio il Vanitoso, in realtà è lui stesso che si ammira e si loda. Nessuno ha mai applaudito alla sua bellezza e, dopo pochi minuti che il protagonista batte le mani per lui, si annoia. L’amore verso sé stessi può essere solo e completamente incentrato verso sé stessi?

Da qualche parte nel Mondo, magari in qualche isola, qualcuno direbbe: “chi si loda, si imbroda”. Per non parlare dell’uomo d’affari. Conta e riconta, “due più cinque sette”.

Cinquecento milioni di stelle possedeva, ed era ricco al solo e unico scopo di comprare delle altre stelle appena le avesse scoperte, da qualche parte. Il suo unico scopo era essere ricco per comprare ancora più ricchezza. E poi neanche le poteva toccare quelle stelle.

E, infine, l’ubriacone. L’Ubriacone che si vergognava di stesso e del fatto che beveva. E guardava, anzi fissava, le sue bottiglie vuote e quelle ancora piene. Il mondo dei bambini non è un mondo di vizi e desideri irraggiungibili. È quello degli adulti che tutto hanno e tutto vogliono.

Per questo motivo molti sbagliato a regalare questo libro ai bambini, perché ogni tanto leggere qualche riga potrebbe alleggerire un po’ l’anima. È per questo motivo che molti sbagliano a regalare questo libro solo ai bambini.

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