Il pesce occupa un posto importante nella cucina di tutto il Mondo. È un alimento ricco di sostanze benefiche utili alla nostra salute. In alcune zone del Mondo, il pesce si mangia anche crudo, proprio per preservarne tutta la bontà. Tuttavia molti sbagliano a cucinare il pesce così perché trasformano i grassi omega 3 in sostanze pericolose a fegato e reni.
Il Natale è ormai prossimo con tutto il carico di festa e anche di preparazioni culinarie. Nella Vigilia, poi, in tante regioni un piatto di pesce non manca mai.
Per chi vuole sorprendere i commensali con un piatto inatteso, ecco cosa scegliere. Prepareremo degli spaghetti aglio, olio e peperoncino con l’aggiunta di calamaretti. Un piatto che lascerà molti stupiti per la bontà e la novità di interpretare in modo marinaresco un classico della cucina napoletana.
Molti sbagliano a cucinare il pesce così perché trasformano i grassi omega 3 in sostanze pericolose a fegato e reni
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Uno dei vantaggi di mangiare pesce è che fa bene alla salute. I Giapponesi poi lo mangiano crudo, chiamandolo sushi, e scegliendo i pezzi migliori. Non è solo una tradizione, slegata da una norma di salute. In effetti nel pesce si trovano delle sostanze che sono preziose e utili all’organismo.
Tra queste ci sono i famosi grassi omega 3, da tutti apprezzati per il loro contributo ad abbassare il colesterolo. I pesci, che contengono in misura maggiore gli omega 3, sono il salmone, lo sgombro e il pesce azzurro in genere, e il merluzzo.
Se però volessimo ricevere tutti i benefici con i grassi omega 3, bisognerebbe rispettare alcune norme durante la cottura. La cucina moderna per fortuna cerca sempre di abbinare insieme gusto e salute. Infatti, soprattutto un certo tipo di cottura molto diffusa nel Mondo trasformerebbe gli omega 3.
La cottura da evitare e quale preferire
Secondo la Fondazione Veronesi i grassi insaturi, di cui fanno parte gli omega3, già a 100 gradi subiscono una trasformazione in lipoperossidi. Sono sostanze pericolose, che a 200 gradi diventano anche numerose. Questi prodotti producono ingrossamento del fegato e dei reni.
In genere la temperatura dei 100 gradi si raggiunge con l’ebollizione e 180 gradi o superiore è quella della frittura.
Invece, volendo preservare i benefici dei grassi omega 3, bisognerà cuocerli preferendo un altro modo. Protegge gli omega 3 la cottura su fiamma, come quando si preparano gli sgombri in umido, oppure al forno secondo le indicazioni precise date nell’approfondimento. In questo modo saranno salvaguardati il gusto e la salute.
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