Quando violiamo una norma del Codice della Strada è possibile che, entro 90 giorni, il postino recapiti la multa direttamente a casa nostra, per raccomandata. È lo stesso Codice della Strada a elencare tutti i casi, in cui prevede l’invio della sanzione presso il domicilio del sanzionato. Parliamo di multe per eccesso di velocità, per aver ignorato un semaforo rosso, per un sorpasso vietato o per divieto di sosta. Lo stesso vale non solo per le violazioni stradali, ma anche, per esempio, per le cartelle esattoriali, recapitate dall’ufficiale giudiziario all’indirizzo del contribuente.
In ogni caso, chi riceve una multa per posta preferirebbe non farsi trovare. In effetti, rendendosi irreperibili, molti riescono a non pagare le multe. Alcuni cittadini provano a non farsi rintracciare, comunicando un indirizzo di residenza diverso da quello reale. Ma dichiarare una residenza falsa è un reato, oltre a non essere il modo migliore per scampare al pagamento. Vediamo, invece, come un gran numero di cittadini riesce a evitare di farsi recapitare una multa a casa.
Dichiarare una residenza falsa per non ricevere le multe a casa non è affatto una buona idea
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Anche se in pochi casi dà vita a un processo, la dichiarazione di falsa residenza è un reato. Eppure, molti italiani continuano a fornire una residenza diversa da quella reale. Il motivo? Alcuni lo fanno per ragioni fiscali (pagare meno IMU, per esempio). Altri pensano che, così facendo, possono rendersi irreperibili dinnanzi alla legge. Nulla di più sbagliato.
Il postino, che trova il nostro nome sul citofono, lascerà in ogni caso un avviso di giacenza. Dunque, starà a noi ritirare la raccomandata presso l’Ufficio Postale. Il tempo entro cui ritirarla è di 10 giorni, in caso di multe e accertamenti. Passato il tempo stabilito, la raccomandata risulta automaticamente ritirata. Da lì, potrebbe partire un iter giudiziario, alla più totale insaputa del destinatario, che prima o poi sarà raggiunto dalla legge.
Molti riescono a non pagare le multe spedite a casa per raccomandata in questo modo legittimo
Diverso è il caso in cui un cittadino non mette il proprio nome sul citofono di casa, scelta del tutto legittima. In questo caso, il postino o l’ufficiale giudiziario che non trovano il destinatario dovrebbero, per legge, fare delle ricerche approfondite. Possono chiedere ai vicini o andare a verificare la presenza del destinatario presso il suo luogo di lavoro (quando è noto).
Prima di dichiarare irreperibile il destinatario, chi recapita la multa deve produrre una relazione in cui attesta di aver fatto di tutto per trovarlo. Spesso, però, questo non avviene. L’assenza della relazione rende invalida la notifica.
In altre parole, molti evitano di pagare le multe spedite per raccomandata confidando nell’imperizia di chi dovrebbe consegnarle.
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