C’è una evidente anomalia che segue da vicino l’ISEE con cui milioni di italiani hanno a che fare ogni anno. L’ISEE è lo strumento principale con cui si possono richiedere le prestazioni assistenziali più diffuse, dal reddito di cittadinanza all’assegno unico universale sui figli. Ma è l’anno di riferimento della DSU, cioè dell’autocertificazione dei redditi e dei patrimoni ad allontanare l’ISEE dalla realtà. Una cosa che mette in difficoltà molte persone. Ma che di può correggere.
Molti possono prendere 780 euro al mese se correggono l’ISEE a partire da aprile
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Un esempio chiarirà meglio tutto. E non c’è niente di meglio del reddito di cittadinanza per spiegare cosa accade per colpa del disallineamento dell’ISEE rispetto alla data di richiesta di una prestazione. Nel 2022 per chiedere il reddito di cittadinanza occorre avere un ISEE in corso di validità. Ma riferito al 2020. Se nel 2022, un soggetto aveva la NASPI o un lavoro retribuito, o una casa al mare poi venduta, o ancora una composizione del nucleo familiare diversa da quella odierna, ecco che l’anomalia di manifesta. I redditi e i patrimoni, della famiglia 2020, incidono sulla possibilità di prendere il reddito di cittadinanza come qualsiasi altra prestazione. Anche se si tratta di redditi che oggi una persona ha perso e non ha più.
La soluzione 2022 è l’ISEE corrente
Molti possono prendere 780 euro al mese, ma solo con un determinato ISEE. Un singolo con casa in affitto senza reddito ha diritto a 780 euro al mese di reddito di cittadinanza. Nonostante oggi questo soggetto sia effettivamente senza reddito, ciò che possedeva nel 2020 abbassa il sussidio fino ad azzerarlo se due anni fa aveva un reddito superiore a 500 euro al mese. A meno che non chieda all’INPS di aggiornare l’ISEE. Serve il cosiddetto ISEE corrente, che può essere richiesto se dal primo gennaio 2020 ad oggi, sono cambiati redditi e patrimoni. Per questi ultimi si è da poco aperta la possibilità di chiedere l’ISEE corrente, perché come normativa vuole, solo dal primo aprile è possibile chiedere il nuovo ISEE in relazione a variazioni patrimoniali.
Alcune precisazioni
Per chiedere l’ISEE corrente serve che sia intervenuta una variazione della situazione lavorativa, cioè la perdita di lavoro o l’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari come la NASPI.
In alternativa: ISEE corrente anche per una sopraggiunta variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare, purché in misura superiore al 25%. E come già detto, dal primo aprile si può chiedere l’ISEE corrente se si è manifestata dal primo gennaio 2020 ad oggi, una variazione patrimoniale (anche dei soldi in banca) superiore al 20%. Il patrimonio mobiliare per esempio, può davvero determinare l’ok o no al reddito di cittadinanza. Un richiedente il sussidio, potrebbe ricevere la bocciatura della domanda se nel 2020 aveva più di 6.000 euro sul suo conto corrente. Ma se durante questi ultimi mesi i 6.000 euro sono stati consumati, tutti o anche in minima parte (basta scendere sotto i 6.000 euro per rientrare nella misura), ecco che si aprono le porte del reddito di cittadinanza.
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