Molti per proteggere i risparmi dalla bufera investono i soldi su questi titoli di Stato dai rendimenti anche del 7%

inflazione

L’inflazione alle stelle e il crollo dei mercati azionari sono stati due colpi durissimi per i risparmiatori negli ultimi mesi. Tuttavia i crolli dei prezzi hanno reso i valori delle azioni molto interessanti e i rendimenti dei titoli di Stato particolarmente appetibili. Nell’attuale situazione di mercato basta investire su un BTP con una vita residua di 2 anni per avere un rendimento annuo del 2% netto. Questo risultato sarebbe stato impensabile solamente 6 mesi fa. E allora ecco la strategia vincente da adottare per chi ha ancora i soldi sul conto corrente e vuole proteggersi dall’inflazione. Ma anche per chi vuole sfruttare questa fase di mercato favorevole per fare guadagni interessanti e certi.

L’inflazione ha raggiunto dei valori da record. In Italia l’ultima rilevazione indica che i prezzi al consumo sono aumentati di oltre il 6% su base annua. Chi sta lasciando i soldi sul conto corrente sta perdendo mediamente il 6% di potere d’acquisto ogni anno. Così molti per non perdere soldi sul conto in banca per colpa di questa tassa micidiale, stanno acquistando alcuni particolari titoli di Stato. Infatti ci sono dei particolari Buoni del Tesoro poliennali che proteggono interamente dall’inflazione grazie alla cedola legata all’andamento del costo della vita calcolato dall’ISTAT. In pratica questi titoli di Stato sono legati all’inflazione.

Molti per proteggere i risparmi dalla bufera investono i soldi su questi titoli di Stato dai rendimenti anche del 7%

Invece qualcuno potrebbe voler sfruttare il crollo dei prezzi e orientarsi su un investimento dal rendimento certo e garantito per i prossimi 12-36 mesi. Così questo risparmiatore potrebbe puntare su alcuni BTP con una strategia buy and hold. Significa comprare il titolo e tenerlo fino alla scadenza.
Per esempio il BTP con scadenza 1° novembre del 2023, acquistato a 110 centesimi offrirebbe a scadenza un rendimento totale netto del 2% circa. Uno dei vantaggi di questo BTP (Isin: IT0000366655) è la cedola lorda annuale del 9%. Quindi chi ha questo bond, a novembre prossimo e a maggio del 2023 riceverà due cedole del 4,5%.

Altro BTP molto interessante è quello con scadenza a luglio del 2024 (Isin: IT0005367492). Il prezzo di questo titolo al momento dell’analisi è di 99 centesimi. A scadenza verranno restituiti 100 centesimi. Grazie a questo incremento di prezzo e alle cedole lorde, a scadenza il titolo renderà il 4% se si è acquistato a questo prezzo.

Altro titolo molto gettonato è il BTP con scadenza a luglio del 2025 (Isin: IT0005408502). Anche questa obbligazione governativa quota sotto la pari, il suo prezzo al momento dell’analisi è di 97 centesimi. Chi lo detiene fino alla scadenza potrà ottenere un rendimento totale del 7,4% grazie all’incremento del valore capitale e alla cedola lorda dell’1,85% annuo.

Molti per proteggere i risparmi potrebbero adottare una strategia interessante, ovvero quella di suddividere l’investimento in questi 3 titoli in maniera proporzionale. I risparmiatori potrebbero investire un terzo del capitale su ciascuno dei 3 BTP. Questa soluzione permetterà di entrare in possesso di una parte del capitale con scadenza regolare nel caso di eventuali emergenze.

Approfondimento

Chi non sa quale titolo di Stato comprare piuttosto che lasciare i soldi in perdita sul conto adotti questa soluzione

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