Attualmente sono tanti i pensionati che devono fare i conti con assegni di importi ridotti. Ecco perché anche in questa fase della vita l’attenzione al risparmio resta sempre molto alta. Chi possiede un conto corrente presso un istituto di credito, può beneficiare di una forma agevolata per l’accredito della pensione e deposito dei risparmi. Infatti molti pensionati perdono soldi sul conto corrente per questa tassa che si potrebbe evitare così come vediamo di seguito.
In quali casi scattano i pagamenti delle imposte sul conto corrente e a chi si applicano
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Al giorno d’oggi è davvero impossibile non avere un conto corrente. Questa tipologia di strumento finanziario è diventata talmente familiare che anche i meno avvezzi all’uso delle tecnologie riescono a compiere le operazioni di base. È il caso, ad esempio, di molte persone anziane. Esse presentano una operatività piuttosto ridotta sul proprio conto che si riduce spesso ad operazioni basilari come versamenti e prelievi. Nonostante ciò, le imposte che ciascun risparmiatore paga per la gestione del conto corrente a fine anno raccolgono importi considerevoli.
Non si tratta solo dei costi di operazioni specifiche come talvolta accade per bonifici o prelievi. Una delle tasse più odiate riguardanti il conto corrente è l’imposta di bollo annua. Questo balzello è stato introdotto dal D.L. n. 201/2011 e sottoposto a successive modifiche. Attualmente, l’ammontare dell’imposta corrisponde a 34,20 euro annui per le persone fisiche. Tale imposta si applica nella misura in cui la giacenza media annua del conto corrente supera i 5.000 euro. La regola vale anche per i pensionati che in alcuni casi potrebbero essere esentati grazie ad una formula di garanzia.
Molti pensionati perdono soldi sul conto corrente per questa tassa che si potrebbe evitare così
Ai pensionati lo Stato garantisce in alcuni casi un conto corrente esente dal pagamento dell’imposta di bollo. Tutti gli istituti di credito sono tenuti ad assicurare questa tipologia di conto, anche se spesso non è particolarmente nota. Si tratta del conto di base che ha visto la sua introduzione sempre nel 2011. Il suo obiettivo è di favorire l’inclusione finanziaria a tutti quanti attraverso un prodotto di semplice utilizzo.
A fronte di un canone onnicomprensivo, tale tipologia di conto corrente offre un numero limitato di operazioni. Esso è accessibile ai pensionati che percepiscono una pensione lorda massima di 18.000 euro annui. I titolari del conto di base non devono pagare l’imposta di bollo di cui sopra né ulteriori spese. Tuttavia, possono eseguire un numero limitato di operazioni il cui schema è consultabile nell’articolo: “Famiglie e pensionati possono ottenere questa agevolazione sul conto corrente”. Chi possiede i requisiti per accedervi, potrebbe richiedere questa tipologia di conto al proprio istituto di credito dunque.
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