Molti pensano che il cane dopo una marachella si senta colpevole, ma la sua aria dimessa dipende da altro 

cucciolo di cane

Cani e uomini sono insieme da parecchio tempo. Da secoli i cani hanno aiutato l’uomo nei suoi compiti quotidiani. Intanto cresceva la familiarità e un poco alla volta anche la comprensione reciproca. Il cane capiva quando l’uomo cercava qualche cosa da lui, soprattutto per un compito specifico.

I cani pastori sapevano come dovevano prendersi cura del gregge e come interpretare i comandi del pastore. Qualche volta un semplice fischio trasmetteva l’ordine di radunare le pecore. Oggi, il fatto di vivere insieme in casa, aiuta la comprensione reciproca. Si riesce a comprendere quando il cane vuol mangiare, quando è contento o quando è arrabbiato.

Una caratteristica del cane felice è il suo movimento della coda. Potrebbe sembrare strano, ma il cane comunica più con la coda, che con la voce. Lo fa spontaneamente, soprattutto con i suoi simili. Ma lo fa anche con noi, poiché ci ritiene come della sua razza. Così quando è felice scodinzola e muove abbastanza velocemente la coda da destra verso sinistra.

Questo però non è l’unico movimento che fa il cane con la sua coda. Per esempio quando ha paura, mette la coda fra le gambe. In effetti la sua intenzione è di mostrare il contrario, cioè che non ha paura. Infatti dalla zona anale fuoriescono degli ormoni, che indicano agli altri simili la sua paura. Per evitare aggressioni, il cane pauroso si “tappa” quella zona con la coda, in modo che gli odori non fuoriescano.

Molti pensano che il cane dopo una marachella si senta colpevole, ma la sua aria dimessa dipende da altro

A volte capita che il cane faccia qualcosa che a noi non è gradito. Per esempio faccia la cacca fuori dal solito posto. Oppure che rovini la pantofola che si era presa. La nostra reazione umana è quella di rimproverarlo. Siamo anche presi da una certa rabbia, che sta per scaricarsi sul povero cane.

Allora vediamo il nostro fido amico abbassarsi e assumere un’aria mogia. Molti pensano che il cane dopo una marachella che ha commesso, in qualche modo chieda scusa. Questo pensiero è vero solo in minima parte. In effetti il cane non chiede scusa su quello che ha fatto. Solo che ha un’abilità molto più forte della nostra, nel leggere il nostro corpo. Vede i nostri muscoli tesi e il corpo che si protende in avanti e capisce che noi siamo arrabbiati. Allora reagisce come per smorzare questa rabbia.

Un altro motivo per cui fa questo, ricorda le regole del branco, che ha scritte dentro di lui. Lui sa di non essere il capobranco. Allora con questo comportamento esprime la sua sottomissione. Però tutto questo è lontano dal pensare di aver fatto una marachella che va punita. Non crede infatti di aver infranto una regola del branco, solo rispetta il capobranco.

Approfondimento

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