Molti non sanno che l’INPS assegna diversi anni di contributi in più con una semplice domanda 

INPS

Raramente l’attività lavorativa di ognuno di noi non conosce ostacoli. Infatti durante il proprio percorso, possono esserci interruzioni o sospensioni dall’attività a volte anche piuttosto durature. Il lavoro discontinuo purtroppo non crea le giuste premesse per una futura pensione idonea a garantire una vecchiaia serena. Ma molti non sanno che l’INPS assegna diversi anni di contributi in più con una semplice domanda.

Infatti, il nostro legislatore, ha previsto varie misure per sopperire ad eventuali buchi contributivi. Ad esempio pochi sanno che l’INPS riconosce 5 anni di contributi in più con questa domanda in scadenza. Si tratta della cosiddetta Pace contributiva, ovvero il riscatto di periodi non coperti da contribuzione. In tal modo si coprono alcuni periodi previsti dalla legge e scoperti da contribuzione. Questi periodi non vanno confusi con il riscatto del periodo di studi universitari. Per quest’ultimo l’INPS ha previsto il nuovo servizio che simula il riconoscimento di questi contributi.

Molti non sanno che l’INPS assegna diversi anni di contributi in più con una semplice domanda

Pertanto, proprio perché è estremamente difficile avere una situazione contributiva continua e senza buchi, esistono alcuni periodi della vita, che pur essendo scoperti, possono riscattarsi. Ovviamente i periodi da riscattare sono ad esclusivo onere del lavoratore, in quanto i contributi da versare non sono a carico di alcun datore di lavoro. Il riscatto è molto importante in quanto consente di aumentare il montante contributivo ai fine dell’accesso alla pensione.

I periodi che si possono riscattare, oltre a quelli inerenti al corso di laurea, possono riguardare anche altre ipotesi. In particolare, si possono riscattare anche:

  • periodi di interruzione o sospensione del rapporto di lavoro;
  • occupazione in lavori socialmente utili;
  • periodi intercorrenti tra un rapporto di lavoro e l’altro nel caso di lavori stagionali, temporanei e discontinui;
  • periodi di non attività connessi a rapporti di lavoro prestato con contratto a part-time;
  • servizi civili su base volontaria;
  • periodi di aspettativa per gravi motivi di famiglia;
  • periodi di lavoro svolti all’estero;
  • anni di praticantato per i promotori finanziari;
  • periodi di assenza facoltativa per maternità;
  • periodo di congedo per la formazione.

Quali sono i soggetti interessati?

Tuttavia non tutti i lavoratori possono richiedere queste forme di riscatto, ma soltanto coloro che risultano iscritti:

  • all’Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • ad una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi;
  • ai fondi speciali, sostitutivi, esclusivi gestiti dall’INPS;
  • alla Gestione Separata dei lavoratori parasubordinati.

Coloro che vorranno usufruire di tale possibilità potranno presentare la domanda all’INPS territorialmente competente. L’INPS comunicherà a mezzo racc.ta a.r. o PEC l’importo da pagare, con il contestuale provvedimento d’accoglimento della domanda, i termini e le modalità di versamento.

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