Che Napoli faccia parte dei beni UNESCO lo sanno tutti. Lo si può facilmente intuire, basta passeggiare per Via dei Tribunali per rendersi conto di trovarsi in una città unica al Mondo. Orgoglio italiano, mediterraneo e partenopeo, la città di Napoli offre al Mondo le contraddizioni dell’esistenza umana stessa. Da una parte un lusso, un’eleganza e una classe difficilmente trovabile altrove, dall’altra la povertà dei rioni più difficili.
Tuttavia, in quella meravigliosa regione che è la Campania (che i romani non a caso chiamavano “felix”, ossia “felice”), non c’è solo Napoli. Certo, tra i beni che l’UNESCO ha riconosciuto come di importanza mondiale c’è anche la costiera amalfitana. Tuttavia, oggi noi vogliamo parlare di un bene iscritto all’UNESCO che davvero in pochi conoscono o riescono ad apprezzare a pieno. Infatti, molti non conoscono questo imperdibile bene UNESCO a due passi da Napoli. Vediamo di che si tratta.
La tradizione italiana
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Per scoprire questa meraviglia dobbiamo recarci a Nola, nella provincia di Napoli. In questa ridente cittadina ci sono alcune tra le macchine votive a spalla italiane riconosciute dall’UNESCO. Per capire queste macchine dobbiamo conoscere la tradizione religiosa del luogo. Infatti, queste macchine votive nascono nella cristianità popolare, nella devozione del popolo verso un Santo in particolare o la Vergine.
Inizialmente, si trattava di strutture effimere e abbastanza semplici, ma col passare del tempo la fede ha spinto gli uomini a costruire macchine sempre più sofisticate. Addirittura, oggi possiamo trovarne alcune con sostegni, costruzioni che sembrano delle piccole torri. Per sostenere queste possenti strutture si usa, oltre al legno, anche il ferro. Alcuni storici fanno risalire l’uso di trasportare per strada queste macchine ai trionfi pubblici degli imperatori romani o alle processioni della religione pagana. Le nostre macchine votive sono nella lista UNESCO del Patrimonio culturale immateriale dal 2013.
Molti non conoscono questo imperdibile bene UNESCO a due passi da Napoli
Gli abitanti di Nola conservano un’ulteriore tradizione per la domenica che segue il 22 giugno. Infatti, si ricorda ancora il ritorno del Vescovo Paolino. Si narra che sia stato imprigionato in una terra lontana e che poi abbia potuto far ritorno a Nola. Durante questa festa processionaria è dunque possibile ammirare queste macchine votive fare il giro della cittadina, con il fondamentale aiuto dei fedeli più sportivi. Inoltre, il riconoscimento dell’UNESCO ha dato alla cittadina un meritato respiro nazionale ed internazionale.
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