L’aceto è diventato ormai un alleato insostituibile nelle pulizie di casa. Tuttavia, tra questi ne esistono diversi tipi in commercio.
I più utilizzati in Italia sono sicuramente l’aceto di vino, quello di mele e quello di alcool.
Tra poco vedremo le principali differenze, perché molti non ci fanno caso al supermercato, ma è questo il miglior tipo di aceto per pulire qualsiasi superficie.
Le principali differenze tra i vari tipi di aceto
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Tra l’aceto di vino e quello di mele ci sono pochissime differenze.
L’aceto di vino come ben sappiamo si ottiene dalla fermentazione acetica del vino. Mentre l’aceto di mele viene prodotto attraverso un processo di acidificazione, partendo dal sidro o dal mosto di mela.
L’unica differenza, a livello chimico, è la minore presenza di acido acetico nell’aceto di mele. Per il resto sono davvero molto simili.
La vera differenza, invece, intercorre tra questi due tipi e la terza tipologia di aceto che abbiamo accennato: quello di alcool.
L’aceto di alcool non è altro che una soluzione di acqua e acido acetico. Si presenta sotto forma di liquido trasparente, infatti viene anche detto aceto bianco.
Esso deriva da una doppia fermentazione (prima alcolica poi acetica) di bevande alcoliche, frutta, o riso.
A differenza dell’aceto di vino o di mele, l’aceto di alcool non può essere ingerito.
La sua vera utilità sta nel rimpiazzare parecchi prodotti per le pulizie.
Infatti, molti non ci fanno caso al supermercato ma è questo il miglior tipo di aceto per pulire qualsiasi superficie.
Cosa si può pulire con aceto di alcool
Questo tipo di aceto svolge un ruolo importante nelle pulizie quotidiane della casa, proprio per le sue proprietà detergenti ed antibatteriche.
Oltre a sciogliere efficacemente il calcare, può essere usato per disinfettare superfici e pavimenti, eliminare aloni ed incrostazioni ostinate. Infatti, può servire per disincrostare pentole e padelle, pulire l’argenteria ed eliminare i cattivi odori.
Attenzione, è molto importante conoscere queste avvertenze
Innanzitutto, bisogna utilizzare l’aceto di alcool con moderazione e sempre diluito con acqua.
Una buona prassi è quella di controllare le etichette sul retro per verificare la percentuale di acido acetico contenuta nel prodotto. Naturalmente un valore alto indica una maggiore concentrazione di acido.
Infine, attenzione a non mischiarlo con la candeggina, perché l’inalazione dei vapori di cloro può arrecare parecchi danni alla salute.