Prendersi cura della propria salute ci aiuta ad allontanare la paura di possibili malattie. Per evitare il ricorso ai farmaci che curano i problemi di salute, è meglio prevenirli. Con una buona alimentazione è possibile allontanare il rischio di malattie o disagi di salute.
Tuttavia, qualche cattiva abitudine a tavola potrebbe alterare i valori base del nostro organismo. Ci potremmo così trovare con un po’ di colesterolo e trigliceridi in più rispetto ai valori normali. Chi ama le pietanze saporite potrebbe non rientrare più nei valori della pressione arteriosa. Il fegato, inoltre, non potrebbe più elaborare tutto l’alcol che entra nel corpo.
Il ruolo dell’alimentazione
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Un’alimentazione equilibrata è un punto di partenza sano per una vita normale. Questo comportamento a tavola molti lo assumono per abbassare colesterolo e anche i trigliceridi. Tuttavia le cose non stanno sempre in questo modo. Ognuno ha i suoi difetti e pochi sanno rinunciare ai piccoli peccati di gola. Purtroppo questi si trasformano spesso in abitudini dannose, che devono essere corrette.
Per correggere allora la pressione alta o il colesterolo fuori norma, si ricorre a integratori alimentari. Così capita per chi soffre di stress o beve troppo caffè, e non riesce a dormire bene. Si ricorre allora a qualche pianta medicinale utile. In questo caso niente di meglio che la camomilla, che rasserena e prepara al sonno. Tuttavia alcune persone vi potrebbero essere allergiche.
Molti lo assumono per abbassare colesterolo e pressione alta, ma attenzione alle conseguenze sulla prostata e i trigliceridi
Un integratore molto noto è l’acido alfa-linolenico. Si tratta di una di quelle sostanze che il corpo umano non produce da solo. Esclusivamente attraverso gli alimenti si può introdurre nell’organismo. Questa sostanza fa parte degli acidi grassi omega 3, utili per il sistema cardiovascolare.
Essendo associato agli omega 3, è possibile trovarlo in tutti quei pesci che lo contengono. Si tratta soprattutto dei pesci grassi come salmone, sgombro, merluzzo e tonno. Ma anche in aringhe e alici, oltre che nell’olio di pesce e nell’olio di fegato di merluzzo. Di quest’ultimo ne basterebbe un cucchiaino per abbassare il colesterolo.
Benefici e controindicazioni
L’acido alfa-linolenico potrebbe essere utile per mettere a norma i livelli di colesterolo alto e di pressione alta. Aiuterebbe a mantenere un battito cardiaco regolare e potrebbe prevenire la formazione di coaguli nel sangue. Insomma è un acido che agisce positivamente sull’apparato cardiovascolare.
Il suo utilizzo sarebbe consigliato anche contro l’artrite reumatoide, il diabete, la colite ulcerosa, la depressione, la psoriasi e l’eczema.
Tuttavia, accanto a questi possibili benefici, vi sono alcune controindicazioni. È stato osservato che l’uso dell’acido alfa-linolenico potrebbe aumentare il rischio di tumore alla prostata. Questo soprattutto nei casi in cui la ghiandola maschile fosse già interessata da patologie in corso.
Un’altra contrindicazione riguarda i trigliceridi. Sarebbe sconsigliato l’uso di questo acido per chi soffre di trigliceridi alti, perché potrebbe condurre ad un peggioramento della situazione.