Tutti noi amiamo ricevere degli apprezzamenti posti in modo cordiale ed educato.
Fa piacere sentirsi dire quanto ci stia bene un abito o quanto un nostro comportamento sia stato gradito.
Possiamo ricevere ringraziamenti e complimenti da parte di persone a noi molto vicine oppure da parte di estranei. In quest’ultimo caso, però, potremmo sentirci in imbarazzo e addirittura percepire uno strano fastidio.
Diversamente, o quantomeno così crediamo, i complimenti ricevuti da amici, partner e familiari non fanno altro che lusingarci. Ma siamo proprio sicuri che gli apprezzamenti che riceviamo, anche dai nostri cari, siano sempre sinceri al cento per cento?
Gli esperti di cultura e società di ProiezionidiBorsa si sono posti questa domanda ed ecco qual è stata la risposta.
Molti li scambiano per semplici complimenti ma questi atteggiamenti sarebbero una forma di manipolazione da tenere lontano
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La risposta è no, non tutti i complimenti sono sempre sinceri. Nello specifico, alcune persone mettono in atto dei comportamenti fortemente manipolativi e finalizzati a screditare l’altro.
Questo atteggiamento è noto con il termine inglese di «negging» con cui si cela un’offesa dietro a particolari apprezzamenti.
Per capire meglio di cosa si tratta e come riconoscerlo, facciamo alcuni esempi.
Il primo è l’insulto che si spaccia per un suggerimento o critica costruttiva.
Pensiamo ai finti consigli sul peso corporeo. Dire a qualcuno che starebbe meglio con qualche chilo in meno non è un consiglio, appare piuttosto come un insulto. Infatti, indirettamente, si sta dicendo a quella persona che è in sovrappeso.
Un altro caso è caratterizzato dalla presenza dell’avversativa «ma». Questo tipo di frasi inizia sempre in modo positivo, come un complimento, per poi concludersi con la critica (non) costruttiva anzidetta. “Carino il tuo abito, ma forse sarebbe stato meglio scegliere un altro colore” ne rappresenta un esempio.
Andiamo ora ad un altro segnale indicativo del negging, molto ricorrente e diffuso.
Il paragone
Fare paragoni con gli altri rientra in questa tecnica manipolatoria di finti complimenti. Il paragone con chi è più bravo o più bello di noi non fa altro che minare l’autostima di chi è soggetto a queste critiche velate.
Proprio così, perché l’effetto principale sulla vittima è farla dubitare di sé e della sua persona. Molti li scambiano per semplici complimenti, ma non sempre lo sono e cerchiamo di scappare a gambe levate finché siamo in tempo.
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