L’arrivo dei primi freddi spinge molte persone a chiudersi in casa davanti a un film o ad una serie TV. Su siti streaming come Netflix o Amazon Prime Video non c’è che l’imbarazzo della scelta. Tutti i gusti saranno accontentati, da “Nine Perfect Strangers” a “The Fall” basterà un’attenta ricerca per trovare finalmente qualcosa da guardare.
Oltre alle serie TV vere e proprie su Netflix si possono trovare anime di tutti i tipi, da “Full Metal Alchemist” a “Nana” passando per “InuYasha”.
Da qualche tempo è approdata su questa piattaforma una serie giapponese che i nati negli anni ’70, ’80 e ’90 conoscono bene. Si sta scrivendo dell’opera diretta da Hideaki Anno “Neon Genesis Evangelion” uscita nel 1995 in Giappone e composta da 26 episodi. In Italia fu trasmesso per la prima volta da MTV dal 2000 al 2002.
Un anime che unisce combattimenti e introspezione, si ama o si odia senza vie di mezzo. Premesso questo è necessario anche sottolineare che si tratta di uno degli anime più profondi e contorti tra quelli maggiormente conosciuti.
Molti la snobbano ma questa appassionante serie disponibile su Netflix è una delle migliori al Mondo
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Il protagonista è un ragazzino quattordicenne, Shinji Ikari che nella futuristica città di Neo Tokyo-3 viene chiamato a pilotare un mecha gigante chiamato Eva.
Il tutto avviene circa quindici anni dopo il Second Impact, una catastrofe che causò numerosissime vittime.
Il robot che Shinji è chiamato a guidare è l’unica speranza per combattere gli Angeli, delle creature legate all’origine dell’umanità. Una vera e propria minaccia esterna che fa vivere in una tensione costante i superstiti.
La lotta contro queste creature, tuttavia, da un certo punto in poi diventa solamente il pretesto per sondare l’animo umano.
Nella serie si arriva a citare il “Dilemma del porcospino” del filosofo tedesco Schopenhauer. Secondo questo concetto tanto più ci si avvicina agli altri tanto più si rischia di rimanere feriti dagli aculei altrui. Per questo motivo è importante trovare un punto di incontro con gli altri, la cosiddetta “moderata reciproca distanza”. Questo permette di vivere con gli altri tracciando il perimetro di una relazione sana che non ferisca a vicenda.
La solitudine e l’incapacità di comunicare delle persone diventa il tema principale di questa serie. Il racconto del deterioramento dei rapporti umani che precede l’avvento della solitudine mascherata da socialità legata all’avvento dei Social Network.
Neon Genesis Evangelion, come la maggior parte degli anime, non è pensato per un pubblico di bambini ma di adulti.
Un capolavoro che soddisferà sia chi ama i combattimenti tra robottini sia chi, invece, preferisce il tratto psicologico.
Eppure ad oggi molti la snobbano ma questa appassionante serie disponibile su Netflix è una delle migliori al Mondo.