Uno dei simboli della cucina mediterranea è la pasta. Un alimento semplice che viene consumato come fonte di carboidrati e che può essere ricavato da diverse fonti di cereali. Non a caso l’Italia è sul podio del consumo ma soprattutto dell’esportazione di pasta.
La pasta è uno degli ingredienti cardine di numerose ricette tutte targate made in Italy.
Una delle tante prelibatezze che rappresenta l’Italia nel mondo, a cui è impossibile resistere è la classica pasta alla norma. Un piatto dalle origini siciliane da provare assolutamente.
Gli scaffali dei supermercati sono pieni di pacchi di pasta, dunque la scelta diventa davvero ardua. Ebbene, molti la scartano senza sapere che questa è un’ottima pasta da acquistare al supermercato. Ma come fare a scegliere la pasta più adatta alle nostre esigenze e con proprietà nutritive migliori?
I tipi di pasta
Di paste ne troviamo di ogni tipo a partire dalla pasta di grano duro, a quella integrale, dalla pasta di semola a quello di farro, di kamut, oppure di riso adatta anche ai celiaci.
Negli ultimi anni è inoltre possibile acquistare la più squisita pasta di legumi con un’alta percentuale di proteine e bassa di carboidrati.
Molti la scartano senza sapere che questa è un’ottima pasta da acquistare al supermercato
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Infatti, un buon pacco di pasta per essere considerato tale deve rispettare alcuni valori nutrizionali.
A determinare la qualità della pasta è la percentuale di proteine presenti. Più è alto il quantitativo di questo macronutriente migliore è la qualità del prodotto. Per avere un prodotto di qualità la percentuale proteica deve essere intorno al 14%.
L’alta percentuale proteica è indispensabile per ridurre l’apporto di amido, inoltre questa caratteristica migliora anche la riuscita del piatto. Perché permette di avere un prodotto meno colloso e che mantiene meglio la cottura.
Anche la presenza di fibre è indispensabile affinché il prodotto possa essere considerato di qualità. Le paste migliori ovviamente sono quelle integrali dove la percentuale di fibra è molto più alta.
Un altro fattore da valutare è la presenza o meno di pesticidi sintetici o tossici. Da considerare anche l’essiccazione, che è un processo di disidratazione, che deve avvenire a basse temperature. Le alte temperature velocizzano tale processo ma fanno perdere alla pasta diverse proprietà nutritive.
Le caratteristiche d’eccellenza
Meglio se poco raffinata, quindi costituita da farine integrali ricche di aminoacidi, acidi grassi, sali minerali e vitamine del gruppo B, che invece vengono eliminate durante il processo di raffinazione.
Le farine raffinate infatti sono più economiche ma a livello nutrizionale non apportano nessun tipo di nutriente. Sono prive di polifenoli e di sostanze antiinfiammatorie inoltre sono povere di fibre e per tanto presentano solo un elevato indice glicemico che causa aumento di peso. Questo perché a causa dell’assenza di fibre l’assimilazione di glucosio presente nella pasta, avviene velocemente, aumentando la glicemia e generando dopo poco un calo glicemico favorendo la comparsa del senso di fame poche ore dopo aver mangiato.
Evitare di scegliere paste con ingredienti addizionati e fare attenzione alle diciture riportate in etichetta. Esempio la dicitura di tipo integrale, indica che la pasta è un misto di farine a cui è aggiunto del cruschello che le conferisce quel particolare colore scuro. Ma il prodotto e non è realmente integrale.
Approfondimento
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