Un nome davvero particolare per quello che, in realtà, è uno degli ortaggi tipici di novembre, la scorzonera è simile ad una carota tutta nera.
Forse è ancora poco conosciuta e magari, anche se l’abbiamo vista al supermercato, l’abbiamo superata a grandi passi, perché di certo esteticamente non fa un bel figurone.
Tuttavia, racchiusa all’interno di una buccia scura e spesso rugosa, si nasconde una polpa bianchissima, succosa e dal sapore intenso e leggermente amaro.
In cucina, infatti, è considerata una vera prelibatezza da abbinare a pesce e carne per dare tono e accendere ogni piatto.
In questo articolo, quindi, daremo un po’ di gloria anche a quest’ortaggio poco noto, scoprendo come cucinarlo e condirlo in ben 3 varianti diverse.
Pulizia
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In tutte e 3 le nostre ricette, la scorzonera, conosciuta fin dall’antica Grecia come “asparago d’inverno”, va utilizzata pulita.
Questo significa seguire alcuni importanti passaggi:
- lavare ogni ortaggio in tutta la sua lunghezza;
- tagliare le due estremità;
- pelare come se fosse una carota;
- rilavare;
- tamponare l’acqua in eccesso con un foglio di carta da cucina.
Una volta che abbiamo pulito tutti gli ortaggi, possiamo passare alle varie ricette.
Molti ancora la scartano al supermercato ma la scorzonera è una vera delizia da cucinare in questi 3 semplicissimi modi
Partiamo dalla scorzonera bollita e condita ad insalata.
Questo è un contorno semplicissimo e ideale per accompagnare secondi piatti come:
- pesce, per esempio orata, spigola, pesce spada, tranci di lampuga da cuocere al forno con questa ricetta da 10 e lode;
- carni bianche e rosse.
Il procedimento è il seguente:
- tagliamo a tocchetti la scorzonera;
- la facciamo cuocere per circa 15 minuti in acqua bollente con un pizzico di sale e il succo filtrato di mezzo limone;
- scoliamo e condiamo a piacere.
Un suggerimento per un condimento goloso può essere: filo d’olio, prezzemolo tritato, scalogno tagliato finemente, due acciughe sminuzzate, scorza di limone e pepe.
Un’altra idea, poi, può essere il purè di scorzonera. La base di partenza è sempre la bollitura, ma in questo caso per 20 minuti circa e solo con un pizzico di sale. Dopo possiamo schiacciarla con una forchetta e condirla a piacere con olio, prezzemolo fresco o maggiorana e pepe.
Se volessimo, potremmo anche mescolarla ad una patata bollita per creare un purè più ricco.
La variante a crudo
Infine, possiamo anche evitare di cucinarla e gustarla a crudo. Dopo averla pulita, basta semplicemente grattugiarla a julienne, come faremmo con una classica carota e condire con olio e aceto.
Possiamo mangiarla da sola, per accompagnare qualsiasi secondo piatto, oppure possiamo miscelarla per creare un’insalatona mista con:
- lattuga iceberg;
- rucola;
- radicchio;
- spinaci che se dovessero avanzare anche crudi sono sopraffini perché perfetti per preparare quest’insalatona post abbuffate;
- mais.
Quindi, molti ancora la scartano al supermercato ma la scorzonera è una vera delizia da cucinare in questi 3 semplicissimi modi. Bollita ad insalata, sotto forma di purè o cruda a julienne darà ad ogni piatto un tocco da fuori classe.
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