Abbiamo già visto come scegliere il frigorifero giusto e cosa guardare quando se ne compra uno nuovo. Ora andiamo oltre per concentrarci sui costi. Infatti, molti ignorano quanto consuma un frigorifero al giorno e come tagliare la bolletta in 5 mosse.
Quanto pesa un frigorifero sulla bolletta?
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Il frigo è tra gli elettrodomestici più comuni e diffusi nelle nostre case. Soprattutto, è collegato alla corrente elettrica tutto il giorno e tutto l’anno. Quindi il suo peso, in termini di energia e di costi, può essere rilevante.
Secondo alcuni studi, l’insieme dei frigoriferi in Italia assorbe tra il 3 e il 4% dell’intera elettricità nazionale.
Passando al frigo domestico, in funzione 24 ore al giorno, il suo consumo medio, questo oscilla tra i 100 e i 250 W/h. Molto dipende dalle sue dimensioni, dalla classe energetica, da quanti anni è in funzione e dalla capacità di raffreddamento.
Calcoliamo i costi in bolletta
Secondo alcune ricerche, un frigo può arrivare ad incidere fino al 15-20% della bolletta elettrica. Per avere un’idea dei costi del nostro frigo, ci servono due dati. Ossia il costo medio di 1 Kwh e il numero dei Kwh riportati sull’etichetta del nostro frigo (quest’ultimo è basato su rilevazioni standard).
Il costo medio di 1 Kwh ai clienti domestici residenti può considerarsi all’incirca pari a 25 centesimi (è un valore medio). Quindi ci basterà moltiplicare 0,25 euro per il numero di Kwh riportato in etichetta.
Un frigo di classe energetica A, che mediamente consuma 200-300 Kwh annui, pesa in bolletta per circa 50-75 euro. Viceversa, un apparecchio di classe G, la meno efficiente, può superare anche i 700 Kwh annui, per una spesa che può essere di 175 euro.
Come tagliare i costi?
Vediamo a questo punto in quante e con quali mosse tagliare i consumi.
Anzitutto impostiamo una corretta temperatura interna all’elettrodomestico.
Se il regolamento avviene tramite rotellina, impostiamola sul 3 (la scala va in genere da 1 a 6). Se invece la si regola tramite display, scegliamo una temperatura sui 3-5° per il frigo e una compresa intorno ai –15/18° per il congelatore. Ricordiamo che ogni grado di freddo in più impostato sul frigo, fa salire di circa il 5-6% il consumo di energia.
In secondo luogo posizioniamolo lontano dalle fonti di calore (cucina, forno, termosifone) e distante dalle pareti per permettere il passaggio dell’aria.
Ancora: guai a introdurre cibi ancora caldi nel frigo. Inoltre, attenzione ad evitare di intasare il frigo di alimenti: un eventuale sovraccarico, infatti, può ostacolare il passaggio dell’aria fredda.
Questi piccoli accorgimenti, presi nel loro insieme, possono aiutarci a tagliare la bolletta anche di un 15-20% dei costi.
Molti ignorano quanto consuma un frigorifero al giorno e come tagliare la bolletta in 5 mosse
Tuttavia, sicuramente il vero asso nella manica sta in un’altra valutazione. Ossia: conviene tenere l’attuale frigo e sopportare i costi in bolletta? Oppure è meglio investire in uno nuovo e ammortizzare i costi nel tempo, grazie al taglio della bolletta?
Probabilmente la partita si gioca tutta attorno a questo punto, specie se il nostro frigo è datato e/o di bassa classe energetica. Se si riesce a sfruttare qualche Bonus, infatti, forse è il caso di fare il grande passo. In tal modo daremo una mano all’ambiente (in termini di minore energia consumata) e alleggerendo la mano alle future bollette.
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