Per la 4° emissione del BTP Futura 2033 è iniziato il conto alla rovescia. A partire da lunedì 8 novembre, infatti, inizierà il collocamento del bond presso i piccoli risparmiatori. Un BTP ricco di cedole e doppio premio fedeltà adatto a chi soldi sul conto.
Chi detiene liquidità pronta per essere investita s’interroga sul da farsi. Un dubbio, ad esempio, riguarda “quanti soldi” investire su questo strumento. Affrontiamo la questione, anticipando sin d’ora che molti ignorano l’importo ideale da investire nel BTP Futura 2033 per assicurarsi i migliori rendimenti.
Il contratto medio degli investimenti alle emissioni precedenti
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Un primo modo di affrontare la questione potrebbe essere quella di vedere come si sono regolati altri risparmiatori prima di noi. Detta diversamente, qual è stato il contratto medio sottoscritto alle precedenti emissioni dei BTP Futura?
Alla 1° emissione (luglio 2020) il Tesoro raccolse 6.132,260 milioni di euro. Furono conclusi 174.318 contratti, per un taglio medio pari a 35.179 euro. Il 64% di essi fu di importo inferiore ai 20.000 euro, mentre si arrivò all’89% considerando i contratti fino a 50mila.
Nell’emissione del BTP Futura 2028 (nel novembre 2020) furono raccolti 5.711,308 milioni di euro. In particolare, furono conclusi 123.717 contratti con un taglio medio di circa 46.160 euro. Di questi, circa il 58% dei contratti fu di importo inferiore ai 20.000 euro e l’85% del totale fu entro i 50mila euro.
Infine giungiamo all’emissione di aprile 2021, il BTP Futura 2037. In questo caso il Tesoro raccolse 5.477,083 milioni di euro, per complessivi 132.296 contratti.
Il taglio medio dei contratti è stato pari a 41.400 euro. In particolare, il 60% di essi è stato di importo inferiore a 20mila euro. Se invece si considerano i contratti fino a 50mila euro, si arriva all’86% del totale.
Cosa dice invece il Comunicato del MEF?
Anche il Comunicato del MEF affronta la questione in merito al taglio dell’investimento nel BTP Futura 2033. Tuttavia, dice solo qual è l’importo minimo acquistabile, pari a 1.000 euro (il titolo è sottoscrivibile alla pari, a 100).
Poi non prevede eventuali riparti, né sarà applicato alcun tetto massimo all’emissione. Quindi il Tesoro soddisferà tutti gli ordini inseriti nel book.
L’unica facoltà che il MEF si è riservata è quella di chiudere anzitempo l’emissione, ma non prima del termine del 3° giorno (mercoledì 10).
Molti ignorano l’importo ideale da investire nel BTP Futura 2033 per assicurarsi i migliori rendimenti
Come si evince, quindi, non c’è la risposta secca e valida al nostro interrogativo di partenza.
Tuttavia, in tema di investimenti resta sempre valida la regola d’oro della diversificazione, anche per chi investe sul reddito fisso. Prendendo a riferimento un portafoglio X, sarebbe un grave errore investire tutto in un unico strumento. I rendimenti (e le potenziali perdite o guadagni in conto capitale) seguirebbero per intero le sorti dello strumento.
I manuali di finanza insegnano che le uova non vanno mai riposte tutte nello stesso paniere. Tradotto significa anzitutto diversificare le proprie classi di investimento. Poi si possono seguire altre forme di diversificazione, come quelli che riguardano la durata, il grado di rischio, la valuta, etc.
In sintesi, il segreto del successo sta nell’equilibrio, ossia nell’armonia tra il portafoglio da un lato e tempo, propensione al rischio e obiettivi dall’altro.
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