Molti ignorano i rischi che si corrono con il Fisco a tenere fino a 2.000 euro in contanti a casa

contanti

Gli italiani sono storicamente un popolo di risparmiatori. Eppure in questa nuova congiuntura, a cavallo fra una pandemia mondiale ed una guerra in corso, che si combatte alle porte del nostro Paese, sono tante le persone che scelgono di tenere con sé parte dei contanti, senza depositarli in banca. Questo sia per la paura del futuro, sia per i timori su piccoli inconvenienti che possono accadere quando tutto il denaro viene custodito da un Istituto di credito e siamo temporaneamente privi della possibilità di procurarcelo con facilità. Ad esempio può accadere di commettere degli errori comuni per cui il bancomat mangia la carta oppure potremmo ritrovarci con la carta di credito bloccata dopo un pieno ad un distributore self-service. In queste situazioni non avremmo, quindi, la possibilità di prelevare il denaro in contanti di cui abbiamo necessità.

Per evitare che questo accada possiamo optare per la scelta di custodire in casa i soldi ed i gioielli, magari nascosti in posti impensabili per tenerli al sicuro dai ladri.

Nuove regole sui limiti dell’utilizzo del contante

Dunque, pochi sanno che il pericolo maggiore in questo caso potrebbero essere non i malviventi ma un Ente incaricato dello Stato. Ebbene molti ignorano i rischi che si corrono a tenere con sé una somma ingente di contanti e cosa può accadere con il Fisco.

Con le nuove regole sui limiti dell’utilizzo del contante, molti sono andati in confusione. Infatti non c’è una norma che stabilisca il limite massimo di denaro che un cittadino può tenere in casa. Ma esiste una norma ben precisa relativa allo scambio di valuta liquida. Questo è di 2.000 euro, ed il prossimo anno potrebbe dimezzarsi e divenire quindi 1.000 euro. Questo limite è imposto per combattere il riciclaggio illecito di denaro.

Molti ignorano i rischi che si corrono con il Fisco a tenere fino a 2.000 euro in contanti a casa

È bene sapere che le Forze dell’Ordine, nell’espletamento del loro incarico, sono autorizzate a fare dei controlli, sia all’interno dell’abitazione che in caso di fermo all’esterno di essa, sulla quantità di denaro che abbiamo con noi. Possono inoltre chiederci la provenienza dei contanti di cui disponiamo. Possono poi indirizzare al Fisco una richiesta di approfondire la situazione, creando qualche grattacapo burocratico. Bisognerà infatti giustificare la provenienza di tutti i contanti in nostro possesso in quel momento.

Dunque la possibilità di tenere in casa una quantità illimitata di denaro contanti non permette di usarli nello stesso modo.

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