L’assegno Unico è detto universale proprio perché spetta a tutti, indipendentemente dalla condizione economica. Sicché, il valore dell’ISEE incide soltanto sull’importo dell’assegno, non pregiudicando il diritto al beneficio. Quindi, certamente, per tentare di ottenere il massimo dell’importo, prima di fare domanda, è consigliabile presentare l’ISEE 2022. Esso fotografa la situazione economica del nucleo familiare al 31 dicembre 2020. La sua validità va dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre prossimo.
Tuttavia, la presentazione dell’ISEE non è obbligatoria, considerato che, come detto, l’assegno spetta comunque. Esso potrà essere presentato in un secondo momento, oppure non essere presentato affatto. Tutto dipenderà anche dalla possibilità di ottenere un assegno di importo maggiore, in base al reddito risultante dall’ISEE. Vediamo, però, quali sono le differenze tra chi lo presenta e chi no.
Importo dell’assegno in base all’ISEE
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L’importo dell’assegno unico per figli a carico, riconosciuto a partire dal 1° marzo 2022, tiene conto dell’ISEE minorenni. Qualora ne ricorrano le condizioni, si può utilizzare l’ISEE minorenni corrente, grazie al quale si può accedere ad un importo maggiore. Se, però, l’assegno è richiesto per figli maggiorenni, il riferimento è all’ISEE ordinario o alI’ISEE ordinario corrente. Molti ignorano che l’assegno unico presenti queste differenze. Per quanto riguarda l’importo, poi, in caso di ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, si ha diritto al massimo. Esso è pari a 175 euro per figlio, salvo maggiorazioni. Al di sopra dell’indicata soglia, l’importo dell’assegno diminuisce progressivamente, fino ad arrivare a un minimo di 50 euro. Ciò in presenza di un ISEE di 40.000 euro e oltre. Detto importo minimo è quello che spetta anche a coloro che non abbiano presentato l’ISEE.
Molti ignorano che l’assegno Unico per figli a carico 2022, è richiedibile anche senza ISEE ma con queste riduzioni di importo
Veniamo, quindi, al dunque. Ebbene, chi presenta domanda senza ISEE avrà diritto all’importo minimo dell’assegno, che è:
- pari a 50 euro per ogni figlio, se minore;
- pari a 25 euro per i figli maggiorenni.
Il tutto, salvo eventuali maggiorazioni. Se, però, l’ISEE viene richiesto successivamente, avverrà un ricalcolo in base alla situazione economica dichiarata, anche qui, però, con una differenza. Nel caso in cui l’ISEE venga presentato entro il 30 giugno, l’assegno unico verrà ricalcolato già a partire dal 1° marzo. Se, invece, viene presentato dal 1° luglio, il ricalcolo avverrà soltanto per le mensilità successive, perdendosi, quindi, eventuali arretrati.
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