Molti ignorano che la ricerca del lavoro a settembre darà frutti d’oro specialmente seguendo questa strategia

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Sappiamo bene che i frutti della terra hanno una loro precisa stagionalità. A settembre matura l’uva, per le arance attenderemo dicembre mentre a maggio riavremo le fragole.

Anche il mercato del lavoro segue proprie regole e tendenze. Ci sono mesi in cui le aziende non solo sono più propense ad assumere, ma sono addirittura attive nel ricercare personale. Ecco perché molti ignorano che la ricerca del lavoro a settembre darà frutti d’oro specialmente seguendo questa strategia. Vediamo di quale tecnica stiamo parlando.

Quanto tempo ci vuole per cercare lavoro?

Un primo quesito riguarda il tempo necessario per cercare lavoro. Non esistono risposte univoche e valide per tutti, ogni storia umana e professionale è un caso a sé. Ad esempio, abbiamo visto che questi laureati sono ricercatissimi, e per essi è più facile trovare lavoro da Nord a Sud dell’Italia.

I profili con una certa esperienza lavorativa e altamente qualificati, possono necessitare anche di 8-12 mesi da quando ritornano disponibili sul mercato.

Altrettanto lunghi possono essere i tempi d’inserimento di chi non ha alcuna esperienza professionale. In questi casi, molto dipende dalla disponibilità dell’azienda di investire su giovani inesperti, e sulla volontà di chi cerca nel sapersi mettere in gioco.

Più veloci, invece, i tempi d’inserimento di chi non ricopre ruoli altamente specializzati e ha già un minimo d’esperienza.

Allo stesso modo, il mercato in genere premia chi ha quelle doti più richieste dalle aziende. Cioè flessibilità di orari e disponibilità ai trasferimenti, elevato spirito di adattamento, l’essere retribuiti (anche) in funzione del fatturato.

La stagionalità

Un altro elemento da tenere a mente è che esistono anche dei periodi giusti per cercare lavoro.

All’inizio dell’anno le aziende sono impegnate con la ripartenza e mettono in atto i loro piani di vendita per fare fatturato. Si tratta di un buon momento per cercare lavoro, anche perché di solito a fine anno ricevono le dimissioni di chi ha deciso di cambiare azienda.

Un altro momento favorevole è quello successivo alle festività pasquali, che costituiscono un intermezzo prima della pausa estiva. Tuttavia, questi casi spesso rappresentano dei correttivi in corso o la necessità di fronteggiare casistiche urgenti. Le assunzioni, infatti, di norma vengono fatte agli inizi dell’anno.

Infine, anche settembre è un ottimo mese per cercare lavoro. Dopo l’estate, le aziende mettono mano ai loro programmi rimasti congelati a ridosso o durante la stagione del mare.

Molti ignorano che la ricerca del lavoro a settembre darà frutti d’oro specialmente seguendo questa strategia

Infine giungiamo alla terza considerazione che sta più a cuore ai candidati: cosa serve e cosa fa maggiormente la differenza nella ricerca del lavoro?

La risposta è semplice e allo stesso tempo spietata. Le aziende cercano personale che le arricchisca sotto il profilo delle competenze e che le aiuti a fatturare di più. Il candidato ideale è uno capace di apportare valore aggiunto: è lui il professionista più ricercato e pagato dalle aziende.

Il profilo ideale, in sostanza, è composto da due elementi: formazione ed esperienze sul campo. Tuttavia, a volte i candidati si concentrano solo sull’aspetto della formazione, tralasciando quello della messa in pratica. Si è convinti, ad esempio, che l’aggiunta di corsi di formazione al diploma, alla laurea e al master spalanchino le porte di qualunque azienda. Ma non sarebbe più saggio, ad esempio, sostituire qualche corso teorico con vere esperienze professionali, anche poco retribuite?

La migliore strategia, in definitiva, passa per il rispetto dei tempi (non impiegare 10 anni per laurearsi/formarsi) e la giusta ponderazione dei vari aspetti. Teoria certamente, ma anche la pratica: ecco il binomio vincente.

Approfondimento

Lavoro carriera e successo con questo percorso scolastico.

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