Ci è capitato personalmente di portare recentemente il cane dal veterinario e sentirci dire che il nostro amico avrebbe potuto soffrire di “picacismo”. Ci siamo trovati nella situazione di Fantozzi nella famosa interrogazione del Mega Direttore Generale: “Allora, dicesi picacismo”. Scherzi a parte, molti dei nostri cani soffrono di picacismo e non sappiamo nemmeno di cosa si tratta esattamente. Lo vediamo in questo articolo della Redazione, spiegato proprio da un veterinario.
Un disturbo tipico dei bambini e degli amici a quattro zampe
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Il picacismo è un disturbo che riguarda non solo il cane e il gatto, ma anche i bambini nei primi due anni di vita. Molti dei nostri cani soffrono di picacismo e non sappiamo nemmeno di cosa si tratta, però li vediamo farlo. Per dirla molto semplice, mangiano di tutto: oggetti, sassi, erba, plastica, giochi. Tutto, tranne l’alimentare. Negli umani è davvero rara, negli animali, invece è molto comune. Nei bambini piccoli è la classica azione di conoscenza. Mordono e succhiano gli oggetti per imparare a conoscerli. Nei nostri animali domestici non è così.
Per tutti c’è comunque una spiegazione psichiatrica
Tolta la spiegazione per i bambini, adulti e animali sono invece accomunati dalla stessa causa. Il picacismo è legato al fattore psicologico. Mancanza di affetto, solitudine e isolamento sociale rappresentano spesso sia per noi che per gli animali i motivi principali che ci portano a ingerire nervosamente gli oggetti. A seguire, una dieta povera di ferro e di sali minerali. Ovvio che, mentre noi uomini siamo in grado di accorgercene, dobbiamo fare lo stesso coi nostri amici fidati.
Sassi e feci sono i prodotti nel mirino
Cani e gatti solitamente sfogano il picacismo mangiando sassi e feci. Ma, attenzione che nel mirino prendono anche:
- capelli e peli;
- carta e fazzoletti monouso;
- plastica e gomma;
- terra;
- bottoni e guarnizioni;
- sapone e tracce di detersivi.
Ovviamente se ci accorgiamo che i nostri amici si danno con frequenza a quest’attività, chiamiamo il veterinario e portiamo il nostro amico in visita. Prima di dover ricorrere a estremi rimedi.
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