Arriva l’estate e si moltiplicano le preparazioni a base di frutta e verdura che portiamo in tavola ad amici e familiari. Sono piatti ideali per i grandi caldi. Leggeri, succosi, ricchi di fibre. Non ci appesantiscono e ci fanno fare il pieno di vitamine. Mangiare frutta e verdura è fondamentale, non solo per le persone più fragili. Anche per lavoratori e studenti che hanno bisogno di energie fresche.
E poi, a fine cena, niente vieta di assaggiare il liquore coloratissimo da fare in casa con le foglie della pianta che tutti abbiamo in terrazzo.
Tra le verdure più amate ci sono di certo le melanzane. La pasta alla norma, ad esempio, è uno dei piatti estivi per eccellenza. Il problema è che molti cucinano le melanzane ma non sanno che rischiano anche reazioni tossiche. Così vediamo come evitarle.
Pro e contro
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Le melanzane vantano ottime proprietà. Sono fonte di fibre solubili (che aiuterebbero a tenere sotto controllo il livello del colesterolo nel sangue), apportano una buona quantità di vitamine B, di potassio e di antiossidanti. Insomma, abbiamo ottime ragioni per proporre questo frutto (da un punto di vista botanico non è un ortaggio) proveniente dall’Estremo Oriente. Ma ha anche una sostanza potenzialmente pericolosa, la solanina. Questa può portare effetti come vomito, dolori alla testa, vertigini e bruciore alla gola. È presente anche in tuberi come la patata, motivo per il quale tendiamo a spelarla prima del consumo.
Abbiamo a disposizione alcuni metodi per eliminare l’effetto della solanina nella melanzana. In primo luogo, scegliere le melanzane giuste potrebbe ridurre il quantitativo presente. Infatti, la solanina sarebbe presente in maggior quantità nelle melanzane più mature. Così basterebbe preferire quelle piccole, lisce, senza macchie o difetti evidenti. Poi però dobbiamo intervenire noi.
Un buon metodo consiste nel lavarle, tagliarle a cubetti e appoggiarle su un colapasta. Versiamo poi il sale grosso. Il liquido che uscirà dalle melanzane servirà ad estrarre la solanina e peraltro a ridurre il sapore amaro fortemente invasivo. Lasciamo dunque i cubetti almeno trenta o quaranta minuti per compiere degnamente l’operazione, anche se l’ideale sarebbe almeno 2 ore. Sciacquiamo poi bene la superfice eliminando i granelli di sale e asciughiamole.
Molti cucinano le melanzane ma non sanno di commettere questo clamoroso errore
Non solo, ma non dobbiamo mangiare questo prodotto ancora crudo. Ed infatti non esiste alcuna ricetta che preveda questo impiego. Dobbiamo invece assicurarci una cottura lunga ed efficace. In questo modo saremo tranquilli di aver eliminato la presenza di questa sostanza tossica. Inoltre, la melanzana sarà anche meno amara, aspetto questo che renderà le nostre ricette di gran lunga più appetibili.
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