Anche le diete seguono le mode. Così, se fino agli anni ’90 il modo migliore per dimagrire era togliere i grassi, oggi è eliminare i carboidrati. Infatti, quasi tutti coloro che desiderano dimagrire e costruire un fisico tonico credono che i carboidrati siano i loro più acerrimi nemici. La conseguenza è un regime alimentare che ne toglie circa il 50% e che esagera con l’apporto proteico. Ma la dieta “low-carb” è tutt’altro che un toccasana per la salute. Molti credono faccia dimagrire velocemente ma quest’abitudine danneggia fegato e reni e annebbia il cervello. Chi si butta in diete a zero carboidrati forse trascura il ruolo fondamentale svolto da questi nutrienti nel nostro corpo.
L’importanza dei carboidrati
Come asserito senza giri di parole dalla Società Italiana di Nutrizione Umana, circa il 50% delle calorie che assumiamo giornalmente dovrebbe venire dai carboidrati. Di questi, solo il 10% massimo dovrebbe provenire da zuccheri semplici, quelli che forniscono energia rapida (essenziale, per esempio, prima di uno sforzo). Il resto dovrebbe provenire da amido o zuccheri polisaccaridi. Questi ultimi forniscono al corpo la giusta dose di energia a lento rilascio, essenziale per tutte le funzioni organolettiche. Un apporto costante di carboidrati nel corpo, rispettando le proporzioni appena elencate, è fondamentale per mantenere in equilibrio il tasso glicemico del sangue. Al contrario, un taglio netto e insensato di carboidrati può provocare gravi danni per la nostra salute.
Molti credono faccia dimagrire velocemente ma quest’abitudine danneggia fegato e reni e annebbia il cervello
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Come spiegato in precedenza, una dieta con pochi carboidrati può essere deleteria per la salute. In primis, può portare a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, una dieta sbilanciata sul consumo di proteine e grassi mette a repentaglio la salute di fegato e reni, costretti a un lavoro eccessivo.
Come se non bastasse, una dieta povera di carboidrati ha effetti molto negativi anche sulla mente. Eliminando i carboidrati viene meno la principale fonte d’energia utilizzata dal cervello. Il corpo, per sopperire all’assenza di questa energia, produce dei chetoni che rallentano l’attività cerebrale. Le conseguenze sono memoria offuscata, stanchezza continua e anche insonnia. I carboidrati, infatti, stimolano la produzione di serotonina, ormone essenziale per il benessere psicofisico e per regolarizzare il sonno. Insomma, se vogliamo dimagrire (salvo eccezioni previste dal dietologo) non tagliamo i carboidrati. Piuttosto riduciamo le porzioni.
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