È originario della regione caucasica in cui si produce e si consuma da millenni. Per il suo contenuto in nutrienti il kefir è un importante pilastro dell’alimentazione locale e viene considerato un elisir di lunga vita. Conosciuto e sempre più diffuso e consumato anche da noi, è simile allo yogurt e viene spesso mangiato in alternativa. È una bevanda fermentata che si ottiene dal latte, preferibilmente di capra, o dall’acqua, usando fermenti lattici e lieviti, ed è adatta anche a chi è intollerante al lattosio.
Come prepararlo
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Molti consumano il kefir d’acqua o di latte e lo preparano in casa lasciando fermentare latte fresco o acqua zuccherata con i granuli di kefir che contengono microrganismi specifici in grado di attivare la fermentazione. I granuli si acquistano presso negozi specializzati oppure si possono ricevere gratuitamente da autoproduttori attraverso siti dedicati e si riproducono facilmente.
Se non abbiamo mai mangiato il kefir, dovremmo cominciare con piccole quantità al giorno per permettere all’organismo di abituarsi a un alimento completamente nuovo. È consigliabile assumerlo durante i pasti principali e solo successivamente, quando l’organismo si è abituato, mangiarne quantità più consistenti. Il kefir, come lo yogurt, può essere consumato in qualsiasi momento della giornata. La mattina a digiuno in abbinamento a alimenti ricchi di fibre come frutti di bosco o kiwi, agrumi o ananas, darebbe una buona carica di energia per affrontare in modo ottimale la giornata. Consumato di sera regolarizzerebbe la funzionalità intestinale e favorirebbe il sonno. Agirebbe anche come stimolante del metabolismo.
Molti consumano il kefir d’acqua o di latte ma non tutti sanno come e quando mangiarlo per avere maggiori benefici
Il kefir è un vero concentrato di probiotici, microrganismi vivi in grado di ripristinare l’equilibrio della flora batterica intestinale. I probiotici sono contenuti nei cibi fermentati in generale e avrebbero la funzione di regolarizzare le funzioni intestinali e di rafforzare le difese immunitarie. Sono utili per combattere gonfiori intestinali, ma anche allergie, disturbi dell’umore e della pelle che in diversi modi possono dipendere da un’alterazione della flora batterica intestinale.
L’assunzione di probiotici dovrebbe essere accompagnata da prebiotici, cioè da alimenti che favoriscono l’assorbimento dei probiotici da parte dell’intestino agendo come una specie di concime. I prebiotici sono costituiti dalle fibre contenute prevalentemente nei cereali integrali, nella frutta, nei legumi e negli ortaggi. Carciofi, asparagi, cicoria, aglio e cipolla ne sono particolarmente ricchi. Nonostante la scienza medica riconosca l’utilità dei probiotici per la salute e il benessere generale, e non solo, dell’intestino, prima di assumere il kefir è necessario rivolgersi al proprio medico per verificare la presenza di controindicazioni o di possibili intolleranze.
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