Tutti quelli che sono in cerca di un lavoro devono superare un primo grande scoglio comune: la scrittura del curriculum vitae. Il curriculm è la nostra carta di identità lavorativa. Un buon curriculum può attirare subito l’attenzione del datore di lavoro. Al contrario, un brutto curriculum può penalizzare il lavoratore, anche quando le sue qualità sono indiscutibili.
Insomma, scrivere un curriculum non è banale. La cosa migliore da fare, prima di compilare il nostro curriculum, è affidarci ai consigli di chi li seleziona. Stando ai pareri di chi seleziona il personale, molti commettono questi 3 errori quando scrivono il curriculum ma evitandoli hanno più possibilità di farsi assumere. Il punto di vista dei recruiter è essenziale. Possono chiarire i dubbi ricorrenti nella scrittura del curriculum, come: la foto è necessaria? Qual è il formato migliore da scegliere? Meglio inserire tutte le esperienze o solo quelle essenziali? Di seguito, vediamo cosa è meglio fare e cosa è meglio evitare per trovare lavoro con un buon curriculum.
Molti commettono questi 3 errori quando scrivono il curriculum ma evitandoli hanno più possibilità di farsi assumere
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Scrivere un curriculum può essere un vero rompicapo. È difficile immaginare quali dettagli potranno attirare il datore di lavoro e quali, invece, faranno una cattiva impressione.
Prima di fare l’elenco delle cose da inserire nel curriculum, chi fa selezione del personale sa elencare quali sono gli errori da evitare. In particolare, ce ne sono 3, che quasi tutti fanno, ma che rendono meno probabile l’assunzione.
Il primo errore riguarda il formato del curriculum. Molti scelgono il formato europeo, che a volte viene richiesto in concorsi pubblici e universitari. Per trovare lavoro in azienda, però, il curriculum europeo è sconsigliato, perché troppo lungo e impersonale.
Altro errore è apporre un titolo al nostro curriculum. Molti, infatti, appongono la scritta “Curriculum vitae” a mo’ di titolo. Questo dettaglio è superfluo, oltre che di cattivo gusto, secondo i datori di lavoro.
Quali esperienze è meglio inserire per attirare l’attenzione del datore di lavoro
Infine, l’ultimo errore riguarda le esperienze da inserire nel curriculum. È meglio inserire solo quelle più rilevanti, per non risultare pomposi. Un curriculum vincente deve essere sintetico, colpire il datore di lavoro in una pagina (se possibile).
Altri consigli validi sono quello di inserire una fotografia nel curriculum, anche se non è obbligatorio, e non dimenticare hobby e passioni. Anche i lavori in nero possono essere inseriti nel curriculum, visto che il datore di lavoro non è interessato alla forma contrattuale. In generale, è bene badare all’impatto estetico del curriculum, creando un’impostazione grafica snella ma accattivante.
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