Da pochi mesi è disponibile nelle tavole di molti italiani un frutto dal valore inestimabile, in termini di benefici, che proviene dal melograno. Fino a fine gennaio, infatti, potremo godere di quei chicchi contenuti nella melagrana, per arricchire le nostre ricette e insaporire le insalate.
Nonostante sia molto antico e provenga da lontano, ancora oggi è molto apprezzato e utilizzato. Non contiene molte calorie, circa 63 per 100 grammi di frutto, ma è una fonte incredibile di fibre, vitamine A, E, C, K, ma anche di potassio e altri sali minerali, per questo spesso consigliato per le diete.
Sembrerebbe facilitare la digestione, favorire la salute dell’intestino, controllare i valori del colesterolo, migliorare le difese immunitarie. Inoltre, grazie agli ellegitannini contenuti, potrebbe contrastare i radicali liberi, riducendo possibili rischi cardiovascolari. Oltre ad essere anche un frutto “anti-invecchiamento”, alcuni lo utilizzerebbero per limitare bruciori di stomaco.
Il suo sapore è contemporaneamente dolce e leggermente acidulo, indicato per creare un gusto agrodolce e particolare nelle pietanze.
Molti buttano vie la buccia di melagrana ma non sanno che valgono oro in cucina e nell’orto
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Sgranare il frutto, per cogliere i golosi chicchi succosi, spesso può non essere un procedimento troppo veloce, che solo i più pazienti potranno svolgere. Infatti, per recuperarne una mangiata potrebbero servire anche 10 minuti. Ciò che rimarrà saranno le bucce, che andranno a finire irrimediabilmente nel cestino nell’umido, perdendo la possibilità di riutilizzarle e recuperarle in modo utile.
Infatti, molti buttano vie la buccia di melagrana ma non sanno che valgono oro in cucina e nell’orto. Oltre a fare bene all’organismo, sono salutari per le nostre piante, perché anche la parte non commestibile sembra avere proprietà benefiche e nutrimenti.
Per ottenere un fertilizzante a costo zero, proveniente da questo scarto, basterà mettere ammollo più bucce possibili in una bacinella colma d’acqua, per 24 ore. Dopo, non rimarrà che eliminare le bucce e utilizzare l’acqua rossastra per rigenerare la vegetazione, versando solo pochi cucchiai 2 volte a settimana.
Utilizzi in cucina
Le bucce sono preziose anche in cucina, perché potremmo realizzare diverse ricette ed anche un tè fatto in casa.
Potremmo creare una polvere per decorare e condire alcuni piatti. In questo caso dovremo essiccare le bucce al forno, a basse temperature per alcune ore o in un essiccatore. Poi non resterà che tritarle per aggiungere la polvere nelle varie ricette, a base di carne, pesce, dolci, per preparare profumati tè.
Oltre a poter creare la polvere, potremmo preparare un decotto, semplicemente facendo bollire gli scarti nell’acqua per 20 minuti. Per quanto riguarda le quantità non esageriamo e assicuriamoci di non essere assolutamente allergici.
Approfondimento
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