Tra le piante più diffuse e amate nelle case degli italiani troviamo bulbose, orchidee, ficus ma non la Guzmania.
Si tratta di una pianta tropicale appartenete alla famiglia delle Bromeliacee caratterizzata da lunghe foglie elegantissime.
Nonostante ne esistano centinaia varietà diverse la più facile da trovare in vivai e, in alcuni casi, supermercati è la ligulata.
Oltre ad essere molto bella è una pianta molto utile per rendere l’aria di casa o dell’ufficio più pulita.
Infatti, si sostiene che abbia la capacità di assorbire le impurità migliorando la qualità dell’aria.
Si spiegherà, poi perché molti buttano questa pianta favolosa dopo la fioritura senza sapere che è un grandissimo errore.
Cure
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La Guzmania, solitamente, colpisce per il suo fiore molto colorato dalle tonalità che vanno da rosso al rosa sino al giallo. La durata del fiore può andare dal mese fino ai tre mesi.
Quando ci si trova a scegliere una Guzmania, tuttavia, si consiglia di focalizzarsi sulle piante dalle foglie verdi brillanti senza macchie o annerimenti.
Una volta portata a casa, posizionarla in un luogo molto luminoso ma lontano dai raggi diretti del sole. Durante il periodo primaverile ed estivo, poi, andrà spostata su un terrazzo esterno ma in ombra.
Osservando le foglie si potrà capire se l’illuminazione è corretta, infatti foglie molto chiare staranno ad indicare eccessiva luce mentre foglie verde scuro scarsità.
La temperatura ideale per questa pianta è compresa tra i quindici e i venticinque gradi. Sotto i quindici gradi può patire molto.
Le irrigazioni dovranno avvenire a terreno asciutto, meglio immergendo il vaso in una bacinella per un quarto d’ora. Si potrà, poi, procedere a nebulizzare le foglie ma non il fiore anche quotidianamente nel periodo estivo.
Le concimazioni dovranno essere mensili quando è in fiore, in caso contrario ogni due mesi.
Molti buttano questa pianta favolosa dopo la fioritura senza sapere che è un grandissimo errore
Non bisognerà spaventarsi se, dopo la fioritura si vedrà la Guzmania deperire e seccare. Si tratta del normale processo di questa pianta che, prima di morire, avrà dato vita a dei piccoli germogli.
Questi polloni figli si trasformeranno in piantine autonome capaci di fiorire dopo circa tre anni per poi ripetere lo stesso ciclo della pianta madre. Quindi non bisognerà affrettarsi a gettare via la pianta apparentemente secca, le sorprese saranno dietro l’angolo.
Malattie
Si tratta di una pianta molto resistente che, in alcuni casi, potrebbe essere colpita da insetti e parassiti. Tra gli insetti più dannosi troviamo gli afidi, si riconosceranno perché il fogliame apparirà pieno di bolle, non liscio.
Se lasciamo la pianta in una zona poco umida, poi, le foglie cominceranno a diventare scure e secche.