Molti avvocati avvertono che perderà il diritto all’assegno divorzile l’ex coniuge che tenga questo comportamento scorretto

divorzio

Spesso sono difficili da risolvere le problematiche di tipo economico che sorgono a seguito della separazione o del divorzio tra gli ex coniugi. Infatti, quando c’è separazione abbiamo l’assegno di mantenimento dal coniuge economicamente forte nei confronti dell’altro. Non solo, si può anche chiedere lo scioglimento della comunione dei beni. Allo stesso modo, in caso di divorzio possiamo avere l’assegno divorzile, l’assegno di mantenimento per i figli e, sempre, lo scioglimento della comunione.

Quando finisce, definitivamente, il matrimonio, infatti, occorre dividere i beni degli ex coniugi e liquidare a ognuno la propria parte. Di recente la giurisprudenza si è espressa proprio sulla quota spettante a ciascun coniuge in caso di vendita della casa familiare. Non è quasi mai sufficiente sciogliere la comunione e liquidare a ciascuno la propria quota. Spesso rimangono degli obblighi economici tra gli ex coniugi.

Gli obblighi economici degli ex coniugi

Un esempio classico è che il giudice decida per l’affidamento esclusivo dei figli a uno dei due ex partner. Quello che non riceve l’affidamento dovrà riconoscere l’assegno di mantenimento ai figli. Allo stesso modo, il coniuge economicamente più forte spesso deve all’altro l’assegno divorzile. Attenzione, però, molti avvocati avvertono che il coniuge economicamente debole può perdere l’assegno divorzile se si comporta in modo scorretto.

Prima di indagare questo comportamento bisogna ricordare la funzione dell’assegno divorzile. Un tempo l’assegno divorzile serviva a far mantenere al coniuge economicamente debole il tenore di vita avuto durante il matrimonio. Oggi non è più così. La giurisprudenza è ormai sicura che questo assegno abbia soprattutto 3 funzioni, perequativa, assistenziale e compensativa. La prima funzione di questo assegno è quella di ripagare il coniuge economicamente debole degli sforzi e dei sacrifici fatti duranti il matrimonio. Sforzi diretti al benessere della famiglia e a consentire al partner di occuparsi della carriera e del lavoro.

Molti avvocati avvertono che perderà il diritto all’assegno divorzile l’ex coniuge che tenga questo comportamento scorretto

Sarebbe non giusto che al momento del divorzio questi sforzi perdano valore e il coniuge economicamente debole si trovi in difficoltà economica per essersi dedicato alla famiglia. Quindi l’assegno divorzile ha la funzione di riequilibrare la posizione economica dei coniugi. La Cassazione, con l’ordinanza 18697 del 2022, ha spiegato, però, che non spetta l’assegno divorzile in caso di comportamento scorretto del coniuge.

Infatti, il coniuge economicamente debole, che durante il matrimonio ha potuto lavorare e acquisire delle competenze professionali, è tenuto a lavorare. Non può, cioè, decidere di smettere di lavorare vivendo grazie all’assegno divorzile. Quando il coniuge tenuto a riconoscere l’assegno provi in giudizio questo comportamento dell’ex partner, può ottenere la revoca dell’assegno stesso.

 

Approfondimento

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