Modulo Tommasi il centrocampista che diventa attaccante, chi è il nuovo sindaco rivelazione di Verona

Verona

In verità era tra i favoriti perché nell’afa di Verona di questi giorni, già si annusava una possibilità tutta nuova per la città di Romeo e Giulietta. Così dopo 15 anni di centrodestra, la città cambia porta. Il giovane Tommasi conquista il popolo e vince per questo. La campagna elettorale la conduce in modo che a noi sembra logorante. Ma per lui, forse, non lo è. Incontra tutti i residenti, uno per uno, di casa in casa, a spasso per i quartieri.

Il modulo Tommasi il centrocampista che diventa attaccante vince per l’esperienza da mediano. Per quel ruolo che, negli anni, molti potrebbero trovare noioso. Perché sin dai primi calci, dalla categoria Pulcini (come si nominano di solito i più piccoli sportivi), ognuno ambisce al ruolo di punta. Lì davanti al portiere per sfidarlo e fare gol.

Il centrocampo

Con il modulo Tommasi il centrocampista che diventa attaccante è tutta un’altra storia. «Una vita da mediano, da chi segna sempre poco, che il pallone devi darlo a chi finalizza il gioco», dice Luciano Ligabue nella famosissima canzone. Ed è lì il segreto che poi porta alla vittoria. Quel mancato protagonismo che ti insegna a perseverare di volta in volta. Inesorabilmente, senza clamori. O quantomeno mai come quanti ne riceve chi va a segno ogni partita o quasi.

Modulo Tommasi il centrocampista che diventa attaccante, chi è il nuovo sindaco rivelazione di Verona

Damiano Tommasi, classe 1974, è stato centrocampista della Roma e con i giallorossi vince uno scudetto e la Supercoppa Italiana. 25 presenze in nazionale e 1 gol. Ha nel cassetto una laurea in Giurisprudenza, di cui pochi sanno. Abbastanza anomalo per un calciatore! Poi nel 2011 guida l’Associazione Italiana Calciatori ed è consigliere federale della FIGC.
Già qualcuno lo nota e cerca di captarlo per la carriera politica, ma lui rinuncia per gli impegni in corso. Sposato, ha sei figli, uno straordinario impegno nel sociale e una fede religiosa solida.

Perché vince

Tommasi vince perché vola in alto, camminando passo passo tra la gente. E chi lo farebbe oggi? Si proclama l’importanza di scendere tra la gente e ascoltare, ma non lo si fa se non dai siparietti televisivi e dai palazzi romani.
Il nuovo sindaco di Verona non ha interesse a salire sui palchi, né tantomeno a presenziare in ogni programma televisivo che si rispetti. Calenda non ce ne voglia, ma la sua è azione, vera. Ed è tosta. Perché incontrare un cittadino per volta, ascoltare davvero, mettere da parte le proprie convinzioni a tutto vantaggio di quelle altrui è impresa eroica. Che solo chi svolge una vita da mediano, può avere il coraggio e la tenacia di azzardare.

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