Nel pieno della raccolta delle primizie di stagione, molti imprenditori agricoli avrebbero lamentato la carenza di manovalanza. E di recente il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha sollevato il problema del caporalato quale crepa grossa nel sistema della manovalanza in agricoltura. Un fatto increscioso che si deve risolvere, dice Lamorgese, anche usufruendo dei fondi a disposizione da parte del Ministero.
Dalla zavorra del Sud
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E se si prende un po’ di mira il Sud in questo caso come pessimo esempio nell’ambito della manovalanza stagionale, è proprio da qui che arriva una buona notizia. Assistiamo ad un vero modello Cassibile nel siracusano, che diventa esempio trainante per altre realtà italiane. Si tratta di una piccola realtà che dà ospitalità a 110 lavoratori stagionali. Struttura composta da prefabbricati e realizzata con fondi pubblici.
Modello Cassibile nel siracusano, uno schiaffo al caporalato che può aprire gli occhi a molte realtà
Si offrono colazione e cena. Con tanto di contratto e permesso di soggiorno per i giovani che si dedicano alla raccolta di frutta e ortaggi nell’area. Così il Ministero dell’Interno divulga il caso sperando sia d’esempio per altre realtà. «L’ostello di Cassibile per l’alloggio degli stagionali è stato realizzato dal Comune di Siracusa con fondi del Ministero dell’Interno e gestito dal 9 maggio scorso con finanziamenti dell’Assessorato della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro della Regione siciliana».
Altri servizi
Oltre ai servizi essenziali, all’interno dell’area viene offerta anche mediazione culturale, pulizia quotidiana e sanificazione. Ancora, orientamento sui diritti e dal punto di vista sociale, nonché distribuzione di biancheria e sorveglianza da parte della cooperativa che gestisce l’ostello. Si tratta di un esempio di come si possa contrastare il caporalato fornendo servizi adeguati e utilizzando fondi e bandi che sono disponibili e attendono di essere impiegati. Un colpo forte alla criminalità organizzata che spesso sguazza in questo tipo di dinamiche e un buon segnale per l’agricoltura. Ci sarebbero infatti realtà che non riescono a raccogliere tutti i prodotti dei campi per mancanza di personale, che non reggerebbe più certe condizioni di lavoro. Realtà ingiuste e di sfruttamento che penalizzano anche chi vuole procedere nel rispetto delle regole. E il Ministero mette a disposizione i suoi servizi: fondi e finanziamenti.
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