I problemi nel comportamento e nella condotta del proprio figlio sono spesso fonte di preoccupazione per i genitori. Quando non si riesce a trovare una spiegazione al fenomeno, la paura e il timore dei genitori cresce in maniera esponenziale. Quando si parla di disturbi del comportamento, si fa riferimento a diverse tipologie di problematiche che hanno delle peculiarità e caratteristiche specifiche. Mio figlio ha disturbi del comportamento, come faccio a capire di cosa si tratta? Di seguito forniremo delle linee guida sull’individuazione di alcuni importanti segnali.
Quali sono i disturbi del comportamento
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Molto spesso, il bambino con disturbi del comportamento viene, in maniera piuttosto semplicistica e riduttiva, definito come disturbante e iperattivo, incapace di rispettare le regole e maleducato. Niente di più sbagliato se ci si ferma ad analizzare soltanto l’apparenza di un comportamento che potrebbe celare alcune problematiche più intense. Molti genitori si domandano: Mio figlio ha disturbi del comportamento, come faccio a capire di cosa si tratta? Quando la famiglia dispone di strumenti osservativi utili a discriminare alcune problematiche, è possibile individuare tempestivamente la difficoltà e d evitare alcune degenerazioni. Nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-V), si fa riferimento a due macro-aree inerenti il tema: i Disturbi Dirompenti, del Controllo degli Impulsi e della Condotta e Disturbi dello Sviluppo.
All’interno di queste grandi categorie, troviamo i disturbi che potrebbero più di frequente verificarsi a proposito del comportamento:
Disturbo Oppositivo-Provocatorio (DOP): i bambini manifestano un modello comportamentale caratterizzato da ostilità, irritabilità, oppositività e sfida persistente inappropriati all’età. Nel caso del DOP, le problematiche più rilevanti sono la tendenza ad infastidire e irritare gli altri e la persistente aggressività. È un disturbo che colpisce prevalentemente la popolazione maschile e il 50% dei bambini con DOP presenta anche diagnosi di ADHD;
Disturbo della Condotta (DC): si tratta di un disturbo psichiatrico caratterizzato da modelli comportamentali di tipo aggressivo, antisociale corredato dalla tendenza ad infrangere le regole. L’aggressività è fortemente accentuata e si manifesta in molti comportamenti. Spesso è associato al DOP;
Disturbo da Deficiti di Attenzione con Iperattività (ADHD): si tratta di un disturbo del neurosviluppo che impatta negativamente su molte aree del funzionamento globale del bambino. Esso è caratterizzato da:
- impulsività: incapacità di aspettare il proprio turno, difficoltà organizzative;
- inattenzione: facile distraibilità, incapacità di portare a termine un compito intrapreso, scarsa attenzione e cura per i dettagli;
- iperattività: si tratta di bambini che sembrano “mossi da un motorino”, hanno difficoltà a rimanere a lungo fermi e seduti tra i banchi di scuola ad esempio.
Cosa fare quando il proprio figlio manifesta alcune problematiche
Mio figlio ha disturbi del comportamento, come faccio a capire di cosa si tratta? L’eziologia di tali disturbi è piuttosto complessa e multifattoriale. Laddove un genitore dovesse riscontrare alcune delle problematiche elencate, potrebbe rivolgersi a degli esperti per ulteriori valutazioni. L’intervento tempestivo sui disturbi del comportamento potrebbe migliorare la qualità della vita del bambino ed evitare, in alcuni casi, derive patologiche più gravi.