Piazza affari negli ultimi anni ha regalato ottime performance, e sono diversi i titoli in Borsa da valutare con attenzione.
Oggi il settore Difesa è certamente sotto la lente d’ingrandimento, ma in realtà sono diverse le società italiane che nel corso dell’ultimo quinquennio sono cresciute esponenzialmente. Certo oggi le politiche di Trump e i conflitti tra Russia e Ucraina o tra Israele Gaza non regalano propriamente una serenità economica a livello globale, ma c’è chi scommette che il FTSE MIB possa ancora tenere testa all’S&P500, proprio come si è verificato negli ultimi 5 anni.
Classifica dei migliori titoli in Borsa italiana
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Partendo dal presupposto che investire all’estero non si sta rivelando più conveniente come in passato – o almeno il sentiment del momento è questo – è logico chiedersi verso quali asset orientare le proprie scelte, anche per ampliare e diversificare il portafoglio in base ai propri obiettivi.
Oggi abbiamo certamente numerose possibilità, anche per chi non è molto pratico, e possiamo contare su alcune società italiane che – dati alla mano – negli ultimi 5 anni hanno offerto performance ottime. Sempre in questo lasso di tempo, il FTSE MIB ha raggiunto un +160% con una media di oltre il 21% annuale, ed è sempre più vicino a superare di gran lunga i 40mila punti, soglia massima registrata il 2007. Senza considerare che i dividendi delle principali società sono cresciuti esponenzialmente, tranne rari casi.
Inutile ricordare che i settori più performanti si sono rivelati quelli bancari, grazie al rialzo dei tassi e ai maxi profitti realizzati nel periodo post-covid. Anche non volendo considerare il rally di Leonardo (che avrebbe conquistato il podio) perché si tratta di una svolta recente, ecco le azioni che hanno brillato di più:
- Banco BPM: +715% (52,1%)
- Unicredit: +581% (46,8%)
- Unipol: +550% (40,7%)
- Brunello Cucinelli: +328,6% (33,8%)
- Prysmian: +293% (31,5%)
Il settore finanziario, inoltre, può regalare ancora ampio margine di soddisfazione, dato che un rialzo dell’inflazione è previsto a breve. Da non dimenticare, infine, che la riconversione delle aziende di auto in armamenti può aprire le porte a ulteriori opportunità d’investimento.