Quando viviamo ci dobbiamo far ispirare. Infatti, pensare di essere i migliori a scegliere qualsiasi cosa è un grave errore, perché tutti abbiamo le nostre competenze e le nostre diverse inclinazioni. Quando andiamo in farmacia ci facciamo consigliare dai farmacisti, al ristorante dai camerieri e in enoteca dagli enologi. Di conseguenza, anche quando partiamo per le vacanze dovremmo farci consigliare da chi è più esperto di noi.
Certo, ci sono le agenzie di viaggio ma ci sono anche delle figure storiche che, per la loro grande sensibilità, hanno sicuramente qualcosa da dirci. Parliamo degli artisti, che in ogni tempo hanno spesso avuto la fortuna o il lusso di viaggiare. Infatti, ecco le mete preferite dagli artisti francesi e inglesi perché ci sono molti motivi che spiegano la loro scelta.
Il grand tour
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Dal Rinascimento in poi, e specialmente dalla seconda metà del Seicento, moltissimi artisti francesi, tedeschi e inglesi hanno girato il nostro Paese in cerca di ispirazione artistica. Tutti conosciamo il grand tour di Goethe, ma ci sbaglieremmo di molto se pensassimo che si tratti di un caso isolato.
In particolare, questo fenomeno ha dato il via al moderno turismo, parola che deriva proprio dal grande giro (grand tour in italiano) che i turisti dell’epoca facevano per visitare le nostre meraviglie.
Anche oggi ci sono dei giri turistici che prevedono la visita delle più importanti città italiane, ma non sono esattamente le stesse percorse da quegli artisti. In genere, infatti, il grand tour incominciava la dove gli artisti arrivavano in Italia.
Mete preferite dagli artisti francesi e inglesi, queste città italiane sono uniche al Mondo e senza tempo
Si scendeva spesso dal Piemonte, passando per la città romana di Susa e la sua valle. La prima grande tappa era Torino, per poi dirigersi verso Milano. Da qui la strada si separava, dato che dal capoluogo lombardo si poteva scendere verso Bologna o continuare verso Venezia. In quest’ultimo caso si passava per la meravigliosa Mantova e poi Verona e Vicenza. Si restava ammaliati da Venezia e poi si scendeva giù in Romagna, passando certamente per Ferrara. Qui ci si ricongiungeva a Bologna, per poi attraversare l’Appennino in vista di Firenze. Si visitava la Toscana e l’Umbria, ma la meta prediletta era la città di Roma. Pochi continuavano il viaggio nel meridione, con Bari e Napoli come mete predilette.
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