Mercati: ora si fanno i conti e si calcolano probabilità

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Volendo indicare una caratteristica dei mercati azionari di questi ultimi giorni, direi che si potrebbe parlare del fatto che i mercati stanno facendo i conti.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

Conti di diverso tipo, ma pur sempre conti, come i calcoli di probabilità su determinati eventi e sulle relative conseguenze.

In primis, il rinnovato timore di dazi, tema su cui ieri Trump ha riacceso l’attenzione.

Indubbiamente una politica di dazi non favorisce economia e mercati azionari, e gli operatori si domandano quale impatto ne possa derivare in termini di minori volumi d’affari e di utili societari e se tale prospettiva giustifichi un ridimensionamento delle attuali quotazioni borsistiche.

Non a caso il nervosismo ieri si è impadronito delle dinamiche di mercato, anche se pare essere rientrato, stando all’andamento di Wall Street.

Mercati: su cosa si fanno i conti?

Ma non è l’unica questione su cui si potrebbe parlare di calcoli.

Per l’Italia ed il suo Governo si apre un periodo difficile.

Proprio oggi ci sarà un primo esame, in sede europea, dei conti pubblici italiani.

Quindi non è solo la questione Siri ad agitare le acque.

E si tratta, sicuramente, di un appuntamento importante, anche se particolari decisioni è difficile che vengano prese già oggi in sede europea.

Comunque un test importante, da cui l’Italia difficilmente potrà uscire con un voto di sufficienza.

Circostanza che, quindi, contribuisce ad impattare negativamente anche sulle vicende politiche, a fronte della necessità di far quadrare i conti pubblici.

Il che, a sua volta, potrebbe incrementare notevolmente la voglia di staccare la spina di questo Esecutivo ad almeno uno dei partners della maggioranza, peraltro già ai ferri corti sulla vicenda Siri.

In tal senso, si stanno valutando, proprio in queste ore, “alcuni conteggi legati alla possibilità di una conta” nel prossimo consiglio dei Ministri.

La procedura prevista dalla legge per dimissionare un sottosegretario non passa, comunque, necessariamente da un voto in consiglio dei Ministri.

Il Premier può sentire il Governo, ma non è vincolato dal suo voto.

Propone quindi le dimissioni, che vanno controfirmate da Mattarella, il quale già in precedenti occasioni ha dimostrato di non interpretare solo formalmente i poteri attribuitigli dalla Costituzione.

Tutto, quindi, potrebbe ancora succedere.

Quanto al voto, comunque è vero che i pentastellati hanno due Ministri in più della Lega, ma occorre considerare anche i due ministri tecnici, Tria e Moavero Milanesi.

Il primo ha già espresso opinione contraria a dimissioni non basate su sentenze, mentre il secondo non si è pronunciato.

In caso di parità tra Ministri, a quel punto diverrebbe dirimente il voto e la decisione di Conte, che pare ormai scontata.

A quel punto, cosa ne sarà dell’Esecutivo?

Forse non cadrà subito, ma le successive riunioni del Governo potrebbero rappresentare il punto di non ritorno, considerando tutte le dinamiche prima descritte.

Probabilmente la Lega spingerebbe, a quel punto, per una veloce approvazione di provvedimenti come la Flat tax, mentre Conte, in questo supportato probabilmente da Tria e dall’esame dei conti in sede europea, si è già dichiarato propenso ad un rinvio.

Ne seguirebbe, appunto, una resa dei conti (ed ancora di conti si tratta) con probabili dimissioni della delegazione leghista, che potrebbe peraltro dire di non aver fatto cadere l’Esecutivo per un posto di sottosegretario, ma su un punto rilevante del programma di Governo.

Mercati americani e probabilità

Ma a fare i conti sono anche le dinamiche di Borsa.

Esaminiamo, vista la sua rilevanza nel guidare possibili ribassi, lo S&P 500.

In concomitanza con un setup temporale di breve e dopo aver raggiunto un target di prezzo proiettato da Magic Box, l‘indice ha intrapreso una dinamica ribassista, poi recuperata, almeno in parte, nella seconda parte della seduta di Borsa.

I corsi hanno reagito sul supporto dei 2.900, sotto il quale verrebbe confermato un pattern ribassista di breve di Magic Box.

Temporaneamente rotto al ribasso e poi recuperato in chiusura di seduta di ieri.

In caso di chiusura inferiore, ipotizzando una violazione in data odierna, verrebbe proiettato un primo target in area 2.846, con setup entro il 14 maggio, da cui i corsi potrebbero ripartire, dopo un ribasso confinato quindi in una dinamica correttiva di breve termine.

Solo una successiva violazione di area 2.846 potrebbe estendere in tempo e prezzo la dinamica ribassista.

I corsi dei mercati, quindi, potrebbero già aver trovato supporto sugli attuali livelli, ed aver chiuso i conti, appunto, con il nervosismo indotto dalle parole di Trump.

 

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