Meno giorni di lavoro e stesso stipendio è possibile con questo metodo sperimentale che conviene sia ad aziende che a dipendenti

dipendenti

Avere 3 giorni liberi in una settimana è un’occasione che i lavoratori dipendenti italiani conoscono solo se capita un ponte o una festività. Ma avere un fine settimana di 3 giorni sarebbe un sogno per tutti coloro che lavorano alle dipendenze di qualcun altro. Il lavoro potrebbe essere ripensato aumentando i giorni di riposo dei dipendenti ma lasciando inalterato lo stipendio. Meno giorni di lavoro e stesso stipendio: si tratta di un modello sperimentale che permetterebbe di combattere la disoccupazione, ma non solo.

Riducendo il carico di lavoro dei dipendenti si potrebbe invertire la tendenza di pensionamenti anticipati. In Italia, infatti, c’è una corsa all’uscita anticipata dal mondo del lavoro. Anche se questo in molti casi comporta anche una riduzione dell’assegno previdenziale spettante.

Lavorare con una settimana corta di 4 giorni

L’idea di ridurre i giorni di lavoro viene dalla Spagna dove, per 3 anni,  è in corso la sperimentazione di un modello nuovo. A Valencia la sperimentazione è già partita con una copertura dei costi dell’azienda con incentivi governativi. Il Governo copre il 100% delle spese per il primo anno, il 50% per il secondo e  il 33% per il terzo anno. Con questa sperimentazione di vogliono valutare diversi aspetti di questa tipologia di lavoro. Da una parte quella economica, dall’altra anche la produttività dei dipendenti.

Probabilmente avendo un carico di lavoro minore, il lavoratore sarà portato a rendere di più. E l’obiettivo è quello di avere la stessa produttività con un giorno in meno di lavoro. Se la sperimentazione dovesse portare alle valutazioni sperate si potrebbe avere una vera e propria rivoluzione del mondo del lavoro.

Meno giorni di lavoro e stesso stipendio è possibile con questo metodo sperimentale che conviene sia ad aziende che a dipendenti

Non solo a Valencia, ma anche in altre parti del mondo si è adottata la settimana corta. La settimana lavorativa è stata ridotta a 4 giorni anche da Microsoft in Giappone. A sposare la causa anche Unilever in Nuova Zelanda.  In Europa questa metodologia di lavoro è stata adottata in Islanda e Scozia. In Italia, recentemente, la Velvet Media di Treviso, ha deciso di provare la settimana di 4 giorni.

I benefici, contrariamente a quello che si può pensare, non sono solo per i dipendenti. Questi ultimi, infatti, stimolati a dare il massimo, avranno performance migliori. L’azienda, infatti, trasmette una percezione positiva visto che riduce le giornate di lavoro senza intaccare le retribuzioni. Ma risparmierebbe anche i costi di produzione visto che con questa soluzione l’azienda sarebbe aperta solo 4 giorni. Ed i costi da sostenere sarebbero, in ogni caso, minori.

Lettura consigliata

Perché non conviene lavorare ma andare in pensione dopo i 42 anni e 10 mesi di contributi se si ricade nel sistema retributivo?

Consigliati per te