Il benessere e la salute di un individuo non riguardano solo propriamente il corpo in senso stretto.
Mens sana in corpore sano, ossia mente sana in corpo sano, propugnava la saggezza antica.
Effettivamente, fondamentali sono per ogni uomo le proprie capacità cognitive, dunque è necessario conservarle al meglio.
Uno studio recente avrebbe posto però in relazione a un loro ipotetico deterioramento l’assorbimento di una determinata sostanza.
Memoria che fa cilecca e capacità mentali e di ragionamento ridotte potrebbero associarsi all’esposizione di questa sostanza
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Tante le sostanze più o meno utilizzate dall’uomo che potrebbero avere effetti negativi sulla sua salute.
Di alcune sarebbe alquanto risaputo, ma nuovi studi potrebbero evidenziarne altri aspetti finora non considerati. È il caso della formaldeide.
Una ricerca francese pubblicata su Neurology avrebbe coinvolto più di 70.000 lavoratori di diversi settori: infermieristico, medico, tessile, chimico, falegnameria etc.
L’età media dei partecipanti sarebbe stata di 58 anni. Di questi, l’8% sarebbe stato a contatto in ambito lavorativo con la formaldeide.
Si sarebbero suddivisi i partecipanti in tre gruppi in base al tempo di esposizione alla sostanza: basso, medio, elevato.
Il primo avrebbe avuto un contatto minore o uguale ai 6 anni. Considerato invece rispettivamente medio o elevato nel caso di una durata dai 7 ai 21 anni e dai 22 anni in su.
Si sarebbero applicati poi altri caratteri di misura, ossia la quantità nel corso della vita, l’intensità e la frequenza della sostanza.
Sarebbe seguita poi una misurazione delle capacità cognitive dei partecipanti, basandosi su diversi test circa memoria, ragionamento, attenzione e altri aspetti.
Risultati dello studio e utilizzo della formaldeide
Dai risultati dei test sarebbe emerso quanto segue. Le persone a contatto con la formaldeide sul luogo di lavoro presenterebbero un rischio maggiore del 17% di avere problemi cognitivi e di memoria.
Nel caso di una lunga esposizione o di un lungo cumulo, la percentuale salirebbe addirittura rispettivamente del 21% e del 19%.
Dunque, si sarebbe riscontrata un’associazione della sostanza con maggiori rischi di compromissione delle facoltà cognitive, anche nel caso di esposizione a piccoli quantitativi. Per cui, memoria che fa cilecca e capacità mentali e di ragionamento ridotte potrebbero associarsi all’esposizione di questa sostanza.
La formaldeide è un gas dall’azione battericida, motivo per cui sarebbe usato anche nei disinfettanti in casa e in campo sanitario. Troverebbe largo impiego come resina anche nei lavori di falegnameria nonché nei trattamenti antipiega del settore tessile.
Altresì, sarebbe presente in laminati plastici, pannelli fonoassorbenti e in pareti divisorie.
Il suo uso però sarebbe limitato da apposite norme, perché sarebbe considerata una sostanza cancerogena. Allo stesso tempo, l’uso si vincolerebbe a determinate protezioni.
Il suo impiego sarebbe anche diminuito negli anni, ma alcuni lavoratori potrebbero comunque avervi a che fare. Ciò, come emerso dallo studio, potrebbe avere una qualche relazione con un ipotetico calo delle capacità mentali, sebbene non sarebbe provato alcun rapporto causale diretto.
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